Montegiordano. Dissuasori a mare contro la pesca a strascico: parte progetto Probiomar
Protezione contro la pesca a strascico e ripristino della biodiversità marina sui fondali antistanti Montegiordano. È l’importante progetto generato grazie ad una significativa sinergia, unica per l’Alto Jonio Cosentino e non solo, tra l’Associazione di Promozione Sociale “Mediterraneo Interiore”, il Comune di Montegiordano e il Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie ed Ambiente dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, improntato alla salvaguardia di un bene di fondamentale importanza e necessario per la crescita economica di tutto il comprensorio, e cioè il mare.
Sabato 18 novembre, alle 9.30, presso la Biblioteca Comunale di Montegiordano Marina è in programma la presentazione del progetto denominato Pro.Bio.Mar. (Protezione Biodiversità Marina). Interverranno: il sindaco di Montegiordano, Rocco Introcaso; la coordinatrice del progetto per l’APS Mediterraneo Interiore, Felicetta Mazzei; le ricercatrici dell’Università degli Studi di Bari, Carlotta Nonnis Marzano e Antonella Schiavo. Modera il giornalista e direttore di Paese24.it, Vincenzo La Camera. Previsti anche gli interventi degli studenti e degli addetti ai lavori.
Il progetto - partito dal basso e stimolato dal presidente di Mediterraneo Interiore, il consigliere parlamentare Antonio Pagano e dal professor Emilio Mormandi - ha saputo intercettare l’interesse delle istituzioni concretizzandosi in un intervento di vitale importanza per il mare Jonio, la sua flora e la sua fauna.
L’intervento che prevede la sensibilizzazione e la formazione della comunità locale e quindi delle nuove generazioni circa la corretta fruibilità del mare ed una presa di coscienza del suo ecosistema, raggiunge il suo culmine con la posa di numerosi dissuasori tesi, appunto, a contrastare il fenomeno illegale della pesca a strascico che arreca innumerevoli danni al fondale marino e a tutte le specie che lo abitano.
Il progetto contribuirà inoltre al ripristino della biodiversità marina compromessa dall’uomo, favorendo il ripopolamento nell’interesse dell’ambiente e degli stessi operatori locali della pesca.