Bruxelles. Algieri al Parlamento Europeo delle Imprese: automotive a rischio impoverimento
Il presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, è intervenuto ieri al Parlamento Europeo di Bruxelles nella sesta edizione dell’EPE, il Parlamento Europeo delle Imprese, il più grande evento a livello UE che dà la parola direttamente agli imprenditori e al quale Algieri ha dato già il suo apporto nelle precedenti edizioni del 2016 e 2018.
Organizzato da Eurochambres, l’Associazione europea delle Camere di commercio, in collaborazione con il Parlamento Europeo, l'evento, riunisce oltre 700 uomini e donne d'affari, provenienti da 43 paesi europei per dibattere e votare su alcuni degli argomenti più cruciali attualmente al centro del dibattito politico. L'edizione 2023, in particolare, si è concentrata su energia, commercio internazionale e competenze, con il mercato unico come tema generale in occasione del suo 30° anniversario.
E proprio parlando di competenze, Klaus Algieri ha espresso grande preoccupazione rispetto al “progressivo impoverimento di quell’immenso capitale di competenze e capacità innovativa che ha storicamente caratterizzato il settore automotive europeo.”
“Un settore che ha visto le sue origini e che ha da sempre trovato espressione ai massimi livelli in Europa – ha sottolineato – ma che oggi sembra rassegnato a cedere il passo al colosso cinese, in nome di una distorta sostenibilità.”
“Lo stop ai motori endotermici a partire dal 2035 – ha proseguito Algieri – renderà le imprese europee del settore automotive totalmente dipendenti dalla Cina per tutte le componenti legate alla trazione elettrica. A partire dall’impiego delle terre rare, la cui estrazione e lavorazione non hanno nulla di sostenibile e di equo.”
Per il Presidente della Camera di commercio di Cosenza, Vicepresidente di Unioncamere nazionale con delega al lavoro, si tratta di un doppio impoverimento, “un impoverimento dell’automotive europeo, con la perdita di tutte quelle piccole imprese, delle maestranze, di quei distretti storici che in Italia, Francia e Germania sono stati la culla mondiale di questo settore. Ma anche un ulteriore impoverimento della parte più fragile del mondo, di cui alla fine bisognerà tenere conto.”
“Non verremmo dover assistere da qui a qualche anno – ha infine concluso Algieri – e in un settore così importante, a scandali come quelli che hanno tristemente coinvolto il calcio e di cui l’Europa certamente non ha bisogno.”
Nell’emiciclo di Bruxelles, hanno partecipato ai lavori parlamentari Dita Charanzová, vicepresidente del Parlamento europeo, Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e commissario europeo al Commercio, Vladimír Dlouhý, presidente di Eurochambres, Ben Butters , CEO di Eurochambres, Dragos Pîslaru, deputato al Parlamento europeo e presidente della commissione per l'occupazione e gli affari sociali, Joost Korte, direttore generale per l'Occupazione, gli affari sociali e l'inclusione della Commissione europea, in una sessione che ha consentito agli imprenditori di delineare la natura delle sfide che incontrano e di considerare con i principali responsabili politici soluzioni a livello dell'UE per sfruttare appieno il potenziale del mercato unico in termini di competenze e capitale umano.