Consegnati i premi dell’Accademia Italiana della Cucina a Rende
“I prodotti di territorio, che sono da sempre alla base della dieta mediterranea, sono la risorsa su cui puntare con determinazione, assecondandone il naturale ciclo della stagionalità e facendo crescere in maniera diffusa la cultura della ricerca e del perseguimento della qualità”.
È quanto ha detto l’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo concludendo i lavori dell’evento “La cucina Mediterranea: il benessere con gusto”, organizzato dalla Delegazione cosentina dell’Accademia Italiana della Cucina presso l’Hotel Villa Fabiano di Rende.
“Occorre dare merito all’Accademia Italiana della Cucina ed al delegato di Cosenza Rosario Branda – ha aggiunto l’assessore Gallo – di riuscire a dare vita a momenti come quello di oggi che rappresentano una occasione importante per ricevere stimoli e proposte interessanti in uno con l’opportunità di fare rete tra produttori d’eccellenza, chef ed istituzioni”.
Particolarmente coinvolgente il momento della consegna dei premi assegnati per il 2023 dall’Accademia Italiana della Cucina presieduta da Paolo Petroni al ristorante “La Locanda del Povero Enzo” con il “Diploma di Buona Cucina”, consegnato dal Sindaco della città di Cosenza Franz Caruso che ha inteso testimoniare la propria vicinanza ad una eccellente realtà operante in città ed un apprezzamento convinto all’attività che l’Accademia Italiana della Cucina svolge sul territorio; il premio “Massimo Alberini” all’esercizio commerciale “Pasticceria San Francesco dei Fratelli Rizzo” di Spezzano della Sila consegnato dal Prefetto della provincia di Cosenza Ciaramella ed il premio “Dino Villani” al produttore “Salumificio Menotti” di Colosimi per il “Capocollo Riserva” consegnato dal Comandante provinciale dei Carabinieri Agatino Spoto.
I lavori sono stati aperti dall’intervento del Prefetto della provincia di Cosenza Vittoria Ciaramella che, riprendendo i punti del manifesto predisposto dall’Accademia Italiana della Cucina in occasione del settantennale dalla fondazione, ha avuto modo di ribadire attenzione ai temi proposti ed apprezzamento “per una iniziativa corale che annualmente focalizza le attività sul portato culturale della cucina di territorio”.
Nell’introduzione ai lavori, il responsabile della Delegazione cosentina dell’Accademia Italiana della Cucina Rosario Branda ha sottolineato la necessità di “restituire il giusto valore alla relazione tra alimentazione e benessere, promuovendo lo stile di vita salutare e modello di alimentazione equilibrata e accessibile a tutti garantito dalle migliori tradizioni della cucina dei nostri territori e da quei prodotti eccellenti che ne costituiscono il patrimonio identitario”. “La nostra intenzione – ha detto ancora Branda - è quella di provare a concorrere nell’azione utile a mettere a sistema le migliori energie del territorio, oggi presenti in maniera significativa”.
Molto apprezzati gli interventi della nutrizionista Martina Rizzuto, del presidente del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio sugli aspetti benefici di una dieta varia ed equilibrata indispensabile anche per chi pratica sport a livello agonistico, del tuffatore olimpionico Giovanni Tocci che ha inviato un videomessaggio e del giornalista, scrittore e gastronomo Luciano Pignataro che, entrando nel vivo degli argomenti suggeriti dal tema, ha espresso una serie di valutazioni e formulato una serie di spunti utili ad intraprendere iniziative concrete per riuscire a far assurgere la Calabria ai livelli di eccellenza che merita.
“In tema di promozione delle produzioni è necessario un equilibrio narrativo dell’enogastronomia di tutti i territori italiani. Questo è un tema importante – ha concluso Luciano Pignataro - perché soprattutto per il Sud è possibile così generare opportunità da offrire ai nostri ragazzi per rimanere sul territorio”.
Presenti all’iniziativa, che si inserisce tra gli appuntamenti di interesse nell’ambito della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, gli accademici cosentini, il Direttore del Centro Studi territoriale Ottavio Cavalcanti, i Delegati Sandro Borruto, Ettore Tigani, Giuseppe Ventra ed Enzo Vitale di altre delegazioni calabresi dell’Accademia Italiana della Cucina ed accademici come Giuseppe Di Tursi.