Protocollo d’intesa tra l’Ordine dei medici e la Garante della Salute della Regione

Calabria Salute

“Migliorare, coordinare e agevolare le attività di rispettiva competenza per garantire l’integrazione degli interventi per la tutela e la promozione della salute e del benessere psico-fisico dei cittadini”.

E’ solo il primo dei diversi obiettivi fissati attraverso il protocollo d’intesa, firmato ieri nella sede dell’Ordine dei medici, tra la Garante della Salute della Regione Calabria, professoressa Anna Maria Stanganelli, e il presidente dello stesso Ordine, dottore Pasquale Veneziano, alla presenza di tutti i consiglieri.

“Il protocollo assume un importante valore – ha dichiarato la Garante regionale della Salute - e fin dal mio insediamento ho scelto di camminare assieme ai medici in questo percorso tortuoso, fatto di tante criticità, a partire da una rete ospedaliera inadeguata per numero e tipologie di posti letto, per collocazione logistica degli ospedali. Sono tante le criticità – ha aggiunto la professoressa Anna Maria Stanganelli - a partire dall’accesso in determinate prestazioni e servizi da parte del cittadino e quindi ho deciso di camminare assieme ai medici che poi sono i fautori della garanzia del nostro diritto sancito costituzionalmente.

Questo protocollo d’intesa rappresenta un segnale importante per camminare assieme, per supportare l’Ufficio del Garante rispetto alle segnalazioni complesse che pervengono quotidianamente e anche per supportare il lavoro dei medici in questo percorso. Per la Garante regionale della Salute il protocollo “servirà per accendere i riflettori su iniziative di prevenzione e sensibilizzazione ma anche per promuovere la cultura della non violenza alla luce delle recenti e numerose aggressioni fisiche e verbali ai danni del personale sanitario per le quali l’Ufficio ha scelto di costituirsi parte civile in tutti i procedimenti per aggressione che dovessero instaurarsi.

E quindi ci auguriamo – ha concluso la professoressa Stanganelli - che questo possa essere l’inizio di una proficua collaborazione affinché simili episodi non si ripetano più. Il protocollo d’intesa prevede anche la composizione di un tavolo di lavoro e di confronto che periodicamente si riunirà per valutare le segnalazioni che pervengono all’Ufficio e anche quelle che sono le istanze da parte dell’Ordine che poi veicolerò al governo regionale”.

Soddisfatto il presidente dell’Ordine, dottore Pasquale Veneziano, per il quale il protocollo d’intesa costituisce un documento innovativo per quanto riguarda lo stesso Ordine professionale. “Credo che sia davvero importante perché ci consente di rilevare non soltanto le segnalazioni degli utenti ma anche quelle provenienti dal personale sanitario che opera nelle varie strutture ospedaliere e del territorio legate alla carenza di personale e di strumentazioni inadeguate e spesso insufficienti a soddisfare le necessità dei pazienti. Questo protocollo consentirà assieme al Garante della Salute, organismo che fa da collante tra organismo politico, organi professionali e pazienti, di potere unire i nostri sforzi per risolvere i problemi legati alla sanità, consentendo ai nostri medici di poter lavorare con maggiore serenità e professionalità e garantire ai pazienti una migliore assistenza sanitaria”

Per Vincenzo Nociti, segretario dell’Ordine, il Protocollo “rappresenta, laddove le istituzioni fanno sinergia, si riuniscono per migliorare la qualità della vita, della salute della popolazione, uno strumento importante per fare capire che la tutela deve passare tramite fatti istituzionali. Perché la tutela della salute non può essere considerata solo una spesa ma una risorsa per migliorare la funzione di tutti. Oggi c’è bisogno di chi si occupi, controlli, vada a dare spunti e motivazioni valide – ha aggiunto il dottore Vincenzo Nociti - affinché la qualità, il lavoro le sinergie, tutto quello che si occupa di salute ruoti attorno alle istituzioni positive della nostra regione. Ben venga questo protocollo, saremo vicini e cercheremo di lavorare insieme affinché si possano dare tutte quelle dovute risposte che sono necessarie per fare uscire la nostra Calabria da un’evidente stato di difficoltà.