Guerra al caporalato nella Piana: sospese una trentina di aziende, multe per oltre 1,3 milioni
Sta per volgere al termine un anno di intense attività per gli agenti del commissariato di Gioia Tauro, particolarmente impegnati in interventi di contrasto del caporalato in agricoltura, ma anche contro l'intermediazione illecita, il lavoro nero e lo sfruttamento di cittadini extracomunitari.
Controlli ed interventi svolti con cadenza settimanale, e con il supporto della Polizia Metropolitana di Reggio Calabria e dell'Ispettorato del Lavoro. Particolare attenzione è stata rivolta all'area di San Ferdinando, dove esiste ancora la rinomata tendopoli assieme al campo container realizzato in località Testa dell'Acqua.
Tramite operazioni di censimento è stato possibile non solo quantificare il numero di residenti abituali dei luoghi, ma anche verificare eventuali situazioni di irregolarità. Oltre a ciò, sono emerse diverse situazioni di sfruttamento nei campi e di lavoro irregolare.
Dall'inizio dell'anno sono stati controllati 684 lavoratori e 178 aziende: nel complesso, sono emersi 80 casi di lavoro nero. Disposta la sospensione dell'attività per 27 aziende, mentre 42 soggetti sono stati denunciati a piede libero. Elevate, inoltre, 205 sanzioni per un importo di oltre 1 milione e 345 mila euro.