Debito Valle Crati-Fisia Italimpianti, Comune dovrà sborsare circa 900 mila euro
La Corte di Appello di Catanzaro, Sezione Terza Civile, ha rigettato integralmente l’appello proposto dal Comune di Cosenza contro la sentenza del Tribunale di Ordinario bruzio del novembre 2019, condannando l’ente al pagamento di poco meno di 899 mila euro, oltre interessi, al Consorzio Valle Crati, per il debito Fisiaitalimpianti Spa.
La controversia riguardava un debito maturato dal Comune nei confronti del Consorzio pari alla quota a quest’ultimo dovuta dall’ente in quanto consorziato per l’obbligazione assunta dal Valle Crati nei confronti della Società per Azini, per servizi resi nel periodo dal 1998 al 2000.
Per il presidente del Consorzio, Maximiliano Granata, sarebbe stato messo in evidenza “il modus operandi del Comune di Cosenza che con un atteggiamento di lite temeraria non paga i servizi, compreso la gestione del Sindaco Franz Caruso, per spalmare i debiti di gestione sugli altri comuni consorziati”.
“Non abbiamo mai permesso e né permetteremo secondo la nostra azione di buon governo - ha proseguito Granata - che il Comune di Cosenza non paga i servizi pubblici essenziali. Mi hanno consegnato dopo il fallimento della società Valle Crati Spa un ente pubblico con 40 milioni di euro di debiti e oggi anche dopo questa sentenza di Condanna nei confronti del Comune di Cosenza, abbiamo un attivo di sette milioni di Euro. La mia attività di buon governo non consentirà mai che i debiti del Comune di Cosenza vengano spalmati sugli altri comuni” ha concluso il presidente del Consorzio.