Hotel cinquestelle in Via Popilia-Vaglio Lise, consorzio Valle Crati fa ricorso al Tar
Notificato il ricorso al Tar per la Calabria nell’interesse del Consorzio Valle Crati, in persona del presidente Maximiliano Granata, rappresentato dall’avvocato Luigi Monaco, contro il Comune di Cosenza e la società 3R di Figline Vigliaturo.
Il Consorzio chiede la nullità o l’annullamento - previa l’applicazione di una idonea misura cautelare - della delibera del Consiglio Comunale bruzio del 9 ottobre scorso con cui si è approvato il progetto per la realizzazione di un edificio multipiano con destinazione a residence turistico e alberghiero da realizzare in un'area regolamentata dal Piano Attuativo Unitario di Via Popilia-Vaglio Lise; ed anche di ogni atto presupposto, conseguente o comunque connesso a quello impugnato.
Come spiega lo stesso Granata, il Valle Crati, essendo deputato al controllo della corretta depurazione dei reflui e di un migliore funzionamento del sistema fognario nel territorio di ogni comune consorziato, e su questi territori, deve svolgere anche attività di prevenzione e, per questo deve prendere tutte le dovute precauzioni “idonee a garantire un adeguato smaltimento delle acque reflue”.
Secondo il presidente del Consorzio sussisterebbe una violazione o una “falsa applicazione” dell’articolo 14 della legge 241 del 1990: il Consorzio Valle Crati, competente per il rilascio delle autorizzazioni all’allaccio alle reti fognarie comunali e consortili, non è stato difatti mai convocato ad esprimere le proprie determinazioni.
Una violazione che “appare ancor più macroscopica – prosegue Granata - considerata anche la destinazione urbanistica turistico-alberghiera dell’immobile oggetto di approvazione, il cui elevato numero di utenze comporta un notevole incremento dell’afflusso dei reflui da smaltire e, pertanto, rende assolutamente indispensabile una valutazione preventiva già nella fase della verifica della regolarità urbanistica”.