Tornano i saldi invernali: i calabresi spenderanno in media 115 euro
Come per lo scorso anno, anche per il 2024 il 5 gennaio è stato individuato dalla Giunta regionale come data per l’avvio dei saldi invernali, che una durata di sessanta giorni dalla data di avvio.
Una partenza simultanea in tutte le regioni d’Italia, eccezion fatta per la Valle d’Aosta dove i saldi hanno preso il via già da ieri, 2 gennaio. Le stime per questa nuova stagione sono positive con aumento delle vendite atteso intorno al 5% rispetto al 2022.
In termini di spesa l’Ufficio Studio della Confcommercio ha stimato che i cittadini calabresi spenderanno 115 euro pro capite, mentre le famiglie della nostra regione di euro ne spenderanno invece 297, sempre in media.
Per quel che riguarda la tipologia di prodotti acquistati, si confermano oggetto di interesse delle famiglie calabresi prevalentemente i capi di abbigliamento (+7% rispetto al 2022), le scarpe e gli accessori (+6%). Seguono i prodotti di elettronica, con un aumento del 5%, e i prodotti di casalinghi, con un incremento del 4%.
Per quel che riguarda la propensione agli acquisti, si è rilevato che la percentuale delle famiglie che aspetta gli sconti per effettuarli è superiore rispetto a quella che rimane indifferente ai saldi.
L’inflazione infatti spinge i consumatori ad andare alla ricerca di occasioni per far fronte al crescente caro vita, che ha messo a dura prova le proprie finanze.
Con riferimento al tasso di sconto applicato, si prevede che oltre il 70% delle imprese applicherà in partenza un ribasso sugli articoli che va dal 30% ad oltre il 50%. Va poi aggiunto che sul volume degli acquisti incideranno anche le vendite promozionali che molte attività hanno effettuato durante il periodo natalizio.
Per il Direttore di Confcommercio Calabria, Maria Santagada, “Le stime per i saldi invernali 2023, elaborate dal nostro centro studi, evidenziano una tenuta della propensione al consumo dei calabresi. Dopo un anno complesso, in cui la moda ha contribuito in maniera determinante alla discesa dell'inflazione, i consumatori sono ancora interessati a fare acquisti”.
I saldi rappresentano un’opportunità per trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi vantaggiosi.
Il fashion retail conferma infatti il suo ruolo essenziale per il valore e la vitalità di vie, piazze e centri storici e come fatto già per gli acquisti di natale, anche in occasione dei saldi i consumatori vengono invitati dalla Confcommercio a fare i propri acquisti nei negozi delle nostre città, che sono il cuore pulsante dell’economia locale, contribuendo alla crescita economica e dell'occupazione della regione.
“Sul piano normativo – aggiunge il Direttore Santagada - stiamo lavorando con Federmoda Nazionale e la Regione Calabria per una revisione del sistema dei saldi. Si tratta tuttavia di un processo lungo che esula dai ragionamenti su anticipo o posticipo delle date, ma un vero e proprio cambio di passo che rivoluzionerà gli sconti di fine stagione”.
I CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
Infine, per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio Calabria ricorda alcuni principi di base sui saldi:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).