Scuola. Riforma Its, Princi: “La Calabria come la Lombardia, meglio di altre regioni del nord”

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La Calabria come la Lombardia è addirittura, in assoluto, meglio di altre regioni del nord. Sono state infatti 24 le scuole aderenti alla sperimentazione e 30 le filiere formative attivate in Calabria e costituite dagli istituti tecnici, professionali (4 anni) dagli Istituti Tecnici Superiori 2 anni (Its) con il coinvolgimento delle aziende e degli Ordini professionali e delle Università. Tanto interesse da parte di tutte le province calabresi e della Città metropolitana di Reggio Calabria, equamente rappresentate nelle adesioni alla sperimentazione. Questi gli esiti pubblicati dal Ministero a seguito della valutazione delle candidature pervenute dalle regioni".

Lo sostiene la vice presidente della Regione con delega al ramo, Giusi Princi, che proprio nelle scorse settimane si era fatta promotrice insieme alla direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Antonella Iunti, di un incontro informativo sul tema, tenuto presso la Cittadella regionale, con il coinvolgimento di tutto il partenariato calabrese e con la partecipazione dei massimi dirigenti del ministero e del ministro Valditara.

“Questi risultati - afferma ancora Princi - confermano quanto dinamismo, quanta democrazia partecipata si registrino negli istituti scolastici i cui Organi collegiali d’istituto, dopo ampio confronto, hanno deliberato le candidature aprendosi al cambiamento, alle opportunità di una formazione contestualizzata ai profili occupazionali richiesti dal mercato del lavoro calabrese per i prossimi anni. È importante che Regione funga da collettore interistituzionale perché tutto il sistema ruoti intorno ad un obiettivo, affinché non avvenga quanto è avvenuto in passato quando le scuole hanno subito dall’alto la riforma legata all’ alternanza scuola lavoro senza alcun accompagnamento o minima programmazione regionale”.

La filiera calabrese si arricchisce quindi della partecipazione del sistema accademico. La Calabria, come ribadisce ancora la vice presidente della Giunta, è infatti l’unica regione che ha sottoscritto un accordo apposito tra Regione, Usr e Università calabresi (la Magna Grecia Catanzaro, l’Unical Cosenza e la Mediterranea Reggio Calabria), che permetterà agli studenti che completeranno il percorso negli Its di avere riconosciuti i crediti ai fini del conseguimento della laurea triennale.

Le competenze tecniche sono molto richieste dalle imprese calabresi che assumono addirittura il 67% di personale in possesso di diploma secondario.

Le maggiori difficoltà di reperimento di lavoratori si concentrano nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria. Basti pensare che, per il solo 2023, degli 8.300 assunti previsti, il 53% è stato di difficile reperimento.

Le previsioni occupazionali di entrate, in diversi ambiti, per il solo 2023, sono state pari a 108.000 dei quali, 72.000 con livello di istruzione secondaria e con difficoltà di reperimento del 41%.

“La formazione garantita per i prossimi anni dalla filiera tecnico professionale sopperirà a tale fabbisogno, anche alla luce dei fattori che modelleranno i futuri bisogni occupazionali del mercato del lavoro calabrese, la costruzione del Ponte sullo stretto e l’istituzione della Zona economica speciale unica che richiamerà nuovi investimenti e la nascita di nuove impreseevidenzia Princi.

Nell’ambito delle iscrizioni alle scuole di primo e secondo grado della regione, aperte fino al 10 febbraio, le famiglie potranno scegliere il nuovo percorso negli istituti autorizzati.

Nelle prossime settimane insieme all’Ufficio scolastico regionale, verrà poi costituito un apposito tavolo di lavoro, aperto a tutti i partner della filiera e al sistema datoriale calabrese, per accompagnare al meglio la riforma “perché il percorso sia foriero di opportunità conoscitive, formative e occupazionali per i nostri ragazziconclude la vice presidente.