Blitz nel carcere di Rossano: scovati telefonini, droga e armi bianche artigianali
Un ingente numero di telefoni è stato scoperto e sequestrato dalla Polizia Penitenziaria di Rossano, e dagli altri colleghi accorsi da altri Istituti della regione, durante una perquisizione straordinaria pianificata nella struttura carceraria locale dal Comandante di Reparto, con la supervisione dei direttori.
L’operazione è scattata ieri mattina all’alba e si è conclusa nelle prime ore di oggi. Oltre all’elevato numero di cellulari, sono state trovate anche sostanze stupefacenti e varie armi ‘bianche’ artigianali.
Lo riferisce Angelo Boeti, Coordinatore regionale per la Fp Cgil Polizia Penitenziaria che spiega come quanto ritrovato è stato subito messo a disposizione della Magistratura che ora proseguirà negli accertamenti necessari, considerato che il carcere di Rossano ‘ospita’ anche una Sezione di Alta Sicurezza con detenuti AS2 (ovvero di terrorismo ed eversione internazionale) e AS3 (di criminalità organizzata e traffico internazionale di stupefacenti).
Mirko Manna della Fp Cgil Comparto Sicurezza ha ribadito invece che l’operazione è frutto “di quell’incessante lavoro di intelligence e abnegazione del Corpo di Polizia Penitenziaria a dispetto di tutte le difficoltà in cui si trovano a lavorare i Poliziotti penitenziari, soprattutto quella della carenza di organico”.
“Conosciamo bene la piaga dei telefonini in carcere che vengono ritrovati quotidianamente in tutti gli Istituti penitenziari d’Italia, ma - ha sottolineato il sindacalista - il sequestro di ieri nel carcere di Rossano, deve far comprendere alle Istituzioni di quanto sia delicato ed esposto in prima linea il lavoro della Polizia Penitenziaria per il contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata internazionale che non si fa problemi a continuare a gestire traffici ed impartire ordini anche in carceri di “Alta Sicurezza”.