Coldiretti: giovani imprenditori agricoli calabresi all’assemblea di Roma
Oltre cento giovani imprenditori agricoli under 30 provenienti da tutta la Calabria e guidati dal Delegato Regionale della Calabria Daniele Perrone hanno partecipato alla grande assemblea, primo e unico grande evento dedicato ai giovani imprenditori agricoli e agroalimentari. Un entusiasmo che deve contagiare la nostra regione perché, il settore agricolo anche in Calabria dimostra una vivacità grazie alle nuove generazioni, anche se –sottolinea Perrone – burocrazia e vincoli frenano la nascita delle nuove attività. Nella nostra regione –continua Perrone – ci sono e continuano a nascere attività condotte dai giovani che dimostrano una maggiore capacità di innovazione, attitudine al rischio e alla concorrenza in un mondo dove il legame con la tradizione resta centrale.
Per un numero crescente di giovani il lavoro nei campi è diventato una valida alternativa alla disoccupazione sia per chi vuole fare impresa che per chi vuole trovare semplicemente una occupazione. Il grande progetto della filiera agricola tutta italiana – conclude Perrone – sicuramente contribuirà a dare una spinta essenziale all’agricoltura e all’agroalimentare calabrese. Da tempo –ha ribadito Pietro Molinaro anche lui presente alla convention - stiamo puntando sui giovani ed in Calabria l’attuazione piena del PSR può fare sbocciare come sta avvenendo tante attività ed iniziative che coniugano anche aspetti sociali con una attenzione costante alle specificità del territorio. Sicuramente un bel messaggio che è venuto dalla nostra regione –conclude Molinaro – dove in agricoltura c’è un bello spaccato della Calabria che lavora che scommette sul futuro, che ha voglia di fare, e che prima di rivendicare fa. Una iniezione di fiducia per i giovani è stato il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che parla del “settore dell’agricoltura come uno dei più significativi per il ruolo che ha svolto nella nostra economia e nella evoluzione politica e sociale del Paese, nonché della possibilità di valorizzare e far conoscere sui mercati internazionali prodotti di eccellenza, frutto di culture e tradizioni che si sono sviluppate e consolidate nel tempo con la continua ricerca della qualità e costante educazione del consumatore”.