Con il Movimento forense a lezione nelle scuole contro il bullismo e il Cybullismo
Sabato 24 febbraio incontro con i ragazzi del Liceo Classico “Diodato Borrelli” di Santa Severina per parlare di “bullismo” e di “cyberbullismo”, presso l’Auditorium dell’Istituto, Omnicomprensivo - Liceo Classico “Diodato Borrelli” di Santa Severina, è fissato l’incontro con le classi III, IV e V per riflettere sul tema del “bullismo” e del “cyberbullismo”.
All’evento, che inizierà alle ore 10.30, sarà presente il dirigente del Liceo Classico Antonietta Ferrazzo, il presidente del Rotary Club Santa Severina Antonella Nocita e il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Crotone avvocato Caterina Marano, presidente del Movimento Forense di Crotone, nonché Consigliere Ordine degli Avvocati di Crotone Salvatore Rocca, ed inoltre il Direttore dell’Università “Niccolò Cusano” sede di Crotone Leonardo Maria Rocca, il Componente C.P.O. dell’Ordine degli Avvocati di Crotone Pietro Durante e il Componente del Direttivo del Movimento Forense di Crotone Lorena Corasaniti.
Sarà l’occasione per approfondire con gli studenti la consapevolezza del rischio dell’utilizzo inappropriato del cellulare, per sviluppare empatia nei confronti di chi subisce atti di bullismo e di cyberbullismo, per riflettere sulla responsabilità personale di fronte a situazioni di questo genere, per raccogliere informazioni su come percepiscono e vivono queste tematiche e per aprire un dibattito e uno scambio di opinioni con gli studenti.
Per l'avvocato Rocca “il bullismo e il cyberbullismo sono problematiche che stanno diventando sempre più rilevanti all’interno della scuola. Iniziamo con il fare più chiarezza su questi argomenti.
Non si considera mai che bullismo e cyberbullismo avvengono a causa di una mancata formazione, di una educazione comportamentale ed emozionale assente unita a una visione empatica ancora non sviluppata in giovane età. La scuola è il primo luogo di aggregazione eterogenea con cui i ragazzi vengono in contatto, un luogo dove per la prima volta si confrontano e si “affrontano”. I casi di bullismo a scuola sono frequenti ma per fortuna le dinamiche sociali di un ambiente educativo possono essere visibili, affrontate e contrastate. Con l’ingresso dei più giovani sul web invece queste dinamiche diventano nascoste, settoriali e continuative".
Rocca, precisa che "la vittima non ha più via di fuga, non ha un luogo sicuro dove evitare l’aggressione, è sotto tiro 24 ore su 24. Nel cyberbullismo la violenza non ha mai fine, perché rimane visibile, presente e a portata di schermo ogni momento della propria giornata. Se prima una lettera, un affronto verbale o corporeo (seppur sempre deprecabili) erano delimitati dal tempo stesso della lettura/azione, ora l’offesa si ripresenta ogni volta che l’alunno è connesso a internet. Tutte le informazioni negative, positive, false o vere, connesse a noi, una volta nel web non possono essere cancellate e controllate. La facilità di accesso a internet porta giovani adulti non educati alla comunicazione e all’ambiente stesso del web ad entrare in contatto con un mondo senza conoscerne le conseguenze".