Scuola. All’Agraria di Lamezia un’innovativa serra idroponica finanziata dal Pnrr
Un progetto innovativo e, per alcuni aspetti, assolutamente unico per l’intero territorio. Presso la Scuola Agraria, in località Savutano a Lamezia Terme, è stata posata la prima pietra della futura serra idroponica.
L’Istituto d’Istruzione Superiore “Luigi Costanzo” di Decollatura, attraverso i fondi del Pnrr, investimento 3.2 scuola 4.0 azione 2, è riuscito ad articolare un progetto denominato Agri-Digital Innovation, da ben 164mila euro; di questi, ben 139mila saranno destinati a costruire l’ipertecnologica struttura.
La scuola, guidata dalla dirigente Maria Francesca Amendola, dopo un’accurata selezione di mercato su Mepa, ha scelto la ditta Hortopro di Orbassano, in provincia di Torino, incaricata di realizzare i lavori e che già in passato ha avuto esperienze simili in Puglia, Sicilia e nord Italia.
A seguire da vicino le fasi operative della messa in opera della struttura, l’ingegnere catanzarese Caterina Francesca Dardano, che spiega come “Questo sia un bellissimo progetto che si innesta nell’ambito dei Next Generation Lab, ovvero i laboratori per le professioni digitali del futuro, utili a rinnovare le modalità didattiche tipiche di un istituto agrario”.
La scuola di Savutano, che è parte integrante dell’IIS decollaturese, avrà il privilegio, come si diceva di ospitare una struttura avanguardistica dove, precisa ancora la Dardano, “Gli alunni potranno anche formarsi essendo essa (ed è questa la peculiarità che la rende unica sul territorio) dotata di un’aula digitale e poi applicare subito in pratica le nozioni apprese. Del resto, la ditta Hortopro ha un’esperienza consolidata e un know how, tali da rendere fattibili e realizzare le idee della dirigente Amendola e dell’ingegnere della provincia Antonio Leone”.
La serra idroponica sfrutta, nel suo principio - è utile sottolinearlo - l’acqua al 100% per far germogliare e coltivare le piantine, con conseguente consumo zero di suolo agricolo. La struttura avrà una lunghezza di 15 metri e una larghezza di 7, per una superficie totale di 105 mq.
La serra di Savutano, inoltre, sarà domotica, ovvero completamente controllabile da remoto e renderà possibile la coltivazione di prodotti locali in un contesto ecosostenibile e totalmente digitalizzato.
Grande soddisfazione ha espresso anche la dirigente, Maria Francesca Amendola: “Abbiamo deciso per un progetto dinamico e assolutamente innovativo per tutto il nostro comprensorio, perché sarà l’unica serra di questo tipo a dare l’opportunità simultaneamente, di fare teoria e pratica nello stesso momento con l’originalità dell’aula didattica, all’interno dello stesso modulo. Questa struttura fa bene ai ragazzi poiché dà loro prospettive future molto interessanti e rappresenta un’opportunità di crescita eccezionale per questa scuola a cui io e tutto il “Costanzo”, teniamo particolarmente. Un’ultima cosa, doverosa, da dire riguarda Hortopro, che attualmente ha subappaltato a dei colleghi di una ditta bergamasca l’avvio dei lavori e che provvederà, una volta terminata l’opera, anche alla formazione del personale docente che usufruirà insieme agli alunni di questa bellissima serra”.