Ancora un cellulare nel carcere di Rossano: la denuncia del Sappe

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"Non è più accettabile che all’interno delle carceri ci siano decine e decine di telefoni cellulari". Inizia così la nota diramata da Giovanni Battista Durante e Francesco Ciccone, rispettivamente segretario generale aggiunto e segretario regionale del Sappe, a seguito dell'ennesimo caso di riferito, questa volta, al carcere di Rossano.

Secondo quanto ricostruito dal sindacato, un agente di Polizia Penitenziaria in servizio all'interno della casa circondariale avrebbe incrociato un detenuto che utilizzava tranquillamente un telefono cellulare, senza particolare timore di essere scoperto e senza nascondersi. Un caso definito "non isolato".

"Ricordiamo che solo pochi giorni addietro, nello stesso carcere di Rossano, durante un’operazione della polizia penitenziaria, erano stati trovati circa cento telefoni cellulari" ricordano i sindacalisti. "L’introduzione del reato nel nostro codice penale, purtroppo, non ha sortito gli effetti sperati. L’unico deterrente possibile rimane la schermatura degli istituti per rendere inutilizzabili i telefoni".