La Metope dal tempio di Selinunte in mostra nel Museo archeologico della Sibaritide

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Fino alla fine del mese di marzo un eccezionale opera d’arte proveniente dall’antica Selinunte sarà esposta nel Museo archeologico Nazionale della Sibaritide.

Si tratta di una testa femminile di stile severo, in pregiato marmo bianco, che era inserita in una composizione detta acrolito, ovvero una figura con testa, mani e piedi in materiale pregiato e il resto del corpo, che veniva coperto dalle vesti, solitamente in legno. Il marmo, solitamente utilizzato per esaltare la nudità femminile, mostra i segni di diversi strumenti di lavorazione.

La scultura rappresenta il volto di una divinità femminile ed era parte della decorazione architettonica del Tempio E - attribuito ad Hera - di Selinunte (nel Trapanese), un’antica città greca situata sulla costa meridionale della Sicilia, fondata nel VIII secolo a.C. da coloni megaresi.

Il tempio venne edificato intorno al 460-450 a.C., in stile dorico, e costituisce una delle soluzioni architettoniche più rappresentative della Magna Grecia, al suo interno si conserva ancora la base che ospitava la statua della dea Hera.

Mentre un fregio dorico decorava le pareti della cella (lo spazio centrale), il pronao e l'opistodomo (spazi prossimi alla cella) erano decorati con una serie di metope, tra le quali il nostro acrolito.

Una serie di queste metope, insieme ad altri frammenti rinvenuti durante campagne di scavo dell’Ottocento, sono conservati nel Museo Regionale Archeologico di Palermo “Antonino Salinas”.

La scultura – ha spiegato il direttore Filippo Demma – fa parte delle collezioni del Museo Regionale Archeologico di Palermo “Antonino Salinas” ed arriva grazie ad un programma di collaborazione che ha consentito all’Istituto palermitano di esporre temporaneamente la coppa fenicia da Francavilla Marittima, normalmente conservata al MuNAS, nel percorso della interessantissima mostra “Sicilia//Grecia//Magna Grecia”, attualmente allestita a Palermo”.