Anche le escursioni in mare controllate dalla ‘ndrangheta: sequestrata imbarcazione
A distanza di mesi proseguono le attività rincoducili all'operazione Maestrale-Carthago (QUI), che avrebbe messo in luce numerosi aspetti della criminalità attiva nel vibonese.
In attesa del giudizio per i 276 imputati (LEGGI), la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha disposto il sequestro di un'imbarcazione da diporto, fermata questa mattina dal nucleo operativo radiomobile e dal nucleo investigativo del capoluogo napitino.
Nel corso dell'operazione era infatti emerso come uno dei settori di interesse per le cosche locali - sopratutto quelle di Mileto e di Zungri - fosse proprio il turismo lungo l'intera Costa degli Dei.
In particolare, secondo gli inquirenti, sarebbe stato messo in piedi un vero e proprio sistema di monopolio per le escursioni "sotto costa" in partenza dal porto di Tropea, gestito da soggetti ritenuti intranei alla cosca di Briatico.
L'indagine riguarda una società operante nel settore turistico con sede proprio a Briatico, che per gli investigatori sarebbe stata intestata fittiziamente a due soggetti per conto dei vertici delle consorterie criminali di Zungri e Briatico.
La società avrebbe così operato delle escursioni turistiche per conto dei villeggianti in vacanza nei vari villaggi turistici della zona, versando poi il ricavato alla criminalità.
Al momento l'ipotesi di reato è quella di trasferimento fraudolento di valori aggravato dalla finalità di agevolare la 'ndrangheta, in particolare la locale di Zungri. Proseguono inoltre le indagini per verificare la sproporzione tra il reddito dichiarato dagli imputati e l'investimento legato alla società turistica, e sopratutto all'acquisto del natante, che è stato sequestrato assieme ai rispettivi conti correnti e bancari.