Promozione culturale, Princi: “Pubblicato avviso per il 2024, nuova linfa al settore”
“Sono 2 milioni le risorse destinate all’avviso dedicato agli eventi culturali storicizzati che caratterizzeranno il 2024. Mi preme evidenziare che finalmente con le nuove risorse potremo assicurare finestre annuali stabilite – entro gennaio di ogni anno – in cui pubblicheremo i nuovi avvisi garantendo stabilità e certezza agli operatori del settore che potranno così programmare più efficacemente le loro stagioni”. È quanto dichiara la vicepresidente della Regione Calabria con delega alla Cultura, Giusi Princi, in riferimento alla pubblicazione odierna dell’avviso “Eventi di promozione culturale 2024” a cura del Dipartimento istruzione formazione e pari opportunità, guidato dalla dirigente generale Maria Francesca Gatto, e del settore cultura, diretto da Ersilia Amatruda.
“L‘avviso – prosegue la vicepresidente Princi – interessa progetti culturali contraddistinti dalla loro storicizzazione con più edizioni alle spalle, con non meno di otto edizioni svolte negli ultimi quindici anni ed un importante budget medio annuale di riferimento. Un investimento mirato per eventi consolidati nel tempo, che certamente potrà dare linfa ad un settore che merita spazio per l’impatto sociale, oltre che culturale, che produce sulla collettività”.
“Quello degli eventi di promozione culturale, come nella precedente edizione – mette inoltre in evidenza Princi – è un ambito sul quale la Regione confida molto, un investimento in grado di sostenere la promozione, la qualificazione, la realizzazione di eventi culturali per mobilitare significativi flussi turistici, valorizzando le risorse del territorio e ponendo in risalto il legame tra cultura e storia, costume, tradizione, natura e sostenibilità ambientale. Sono 40 milioni le risorse che con il presidente Occhiuto e la Giunta abbiamo voluto stanziare nel nuovo Poc. Per la prima volta in Regione – conclude -, viene valorizzato un ambito così importante, che non può essere sostenuto con i fondi del Por per mancanza di coerenza finanziaria, garantendone così impulso certo, intanto fino al 2027”.