Lamezia. Cristiano (Scn): Occhiuto fermi smantellamento ospedale, ritiri decreto 69
“Pochissime ambulanze e spesso senza medico a bordo, personale medico e paramedico ridotto al lumicino ed oramai stremato rispetto al bacino d'utenza: è questa la fotografia impietosa, di una parte della sanità lametina ed anche calabrese, che oserei definire di trincea. Basterebbe solo questo per chiedere le dimissioni in blocco di tutti gli attori politici che "gestiscono" la sanità pubblica in Calabria ed a Lamezia Terme”.
Massimo Cristiano, ex consigliere comunale della città della Piana e Commissario regionale di Sud chiama Nord, parte da qui per inoltrare al governatore della Calabria un appello affinché sia fermato lo “smantellamento” dell’ospedale cittadino.
Cristiano, ovviamente, difende la qualità degli operatori sanitari “che – dice - lavorano in trincea”: “Non siamo così ipocriti da puntare il dito contro gli operatori … oramai stremati - prosegue - puntiamo il dito, invece, nei confronti di una classe politica inadatta ed imbarazzante, con responsabilità politiche dirette ed indirette, che ancora oggi parla di piani di rientro e di tagli alla sanità”.
Per il commissario di Scn deve finire quella che chiama la stagione dei tagli alla spesa pubblica: “45 mld di euro di tagli al sistema sanitario nazionale negli ultimi 14 anni – sostiene ancora - rappresentano un'ecatombe, con ricadute pesantissime sui territori come quello Calabrese, massacrato, appunto dai tagli alla Sanità pubblica”.
Da qui, dunque, la richiesta al Governatore Occhiuto che secondo Cristiano accetterebbe “supinamente questa macelleria sociale dettata anche dalla linea politica, di austerità, del suo Partito fieramente europeista”.
Al presidente della Regione chiede appunto fermare i tagli alla sanità ed in particolare di ritirare immediatamente il decreto n°69 del 13 marzo “con il quale, nei fatti, ha sentenziato la fine della Sanità pubblica a Lamezia Terme”.
“Dalla parole si passi ai fatti, subito! Invitiamo i Lametini alla mobilitazione. La politica locale - prosegue l’ex consigliere comunale - paga un peso politico quasi assente, con in testa un Sindaco che in termini politici non riesce ad incidere su nulla. Insomma prendono a pesci in faccia. Ed allora dinanzi alla morte è ovvio che saltano tutti gli schemi, anche politici, così come dinanzi allo smantellamento della Sanità lametina e calabrese, non possiamo restare a guardare restando inermi. Siamo convinti che dietro ci sia un disegno ben preciso, finalizzato alla privatizzazione della Sanità pubblica, che provocherà inevitabilmente una sanità per classi, dove se hai soldi ti potrai curare diversamente muori”, conclude Cristiano.