Weekend con la Galileo Editore tra graphic novel e vernissage fotografico
È tutto pronto per la due giorni di Galileo Editore che si svolgerà tra sabato 13 e domenica 14 aprile in altrettanti eventi patrocinati dai Comuni di Cosenza e Marano Principato.
Il primo giorno, sabato 13 dalle 18, ci sarà la presentazione della graphic novel “È la sua strada” del vincitore per Grano 2023 Francesco Luccarelli presso il Museo del Fumetto di Cosenza. L’autore, dopo essersi aggiudicato il primo posto al contest ha lavorato con il team di sviluppo della casa editrice ed ha portato a termine la sua prima graphic novel.
“È la sua strada” è una storia autobiografica nella quale Luccarelli rivive le difficoltà vissute durante l’infanzia a seguito della dislessia. Incompreso da amici, docenti e genitori, un ragazzo dislessico, disortografico, disgrafico o discalculico tarda a comprendere i propri punti deboli e i punti forti non essendo in un’età che gli consente di poter affrontare il tutto da solo.
Spesso fa difficoltà a seguire la strada che più lo rappresenta ma le testimonianze e il confronto possono aiutarlo a far accrescere la propria consapevolezza permettendogli di crescere e contribuendo a trasformare la società rendendola sempre più aperta alla comprensione delle unicità e, quindi, alla bellezza.
Il secondo giorno, domenica 14 aprile, sempre dalle 18, ci sarà il vernissage della mostra fotografica collettiva “I fotografi di Phoco 2024” a cura di Marilena Morabito, che ospiterà i lavori dei vincitori del concorso fotografico Phoco 2023. La mostra si terrà presso la prestigiosa pinacoteca di Arte contemporanea “Pandosia” a Marano Principato.
Questa esposizione rappresenta un’opportunità unica per immergersi nell’universo creativo di tre talentuosi fotografi: Federica Balconi, Pierpaolo Maso e Stefano Milazzo. Ognuno di loro ha presentato progetti straordinariamente diversi, ma accomunati da una profonda ricerca tematica e da una maestria tecnica sorprendente.
Balconi, vincitrice del concorso Phoco e autrice della sua prima fanzine d’autore, ci stupisce con un approccio unico alla fotografia digitale. Utilizzando il microscopio biologico come strumento esplora la materia stessa, dando vita a immagini dalle forme strutturate e dai colori vividi. La sua tecnica innovativa ci invita a esplorare una nuova dimensione della fotografia, ricca di fascino e mistero.
Maso, secondo classificato del concorso, ci porta invece nel cuore della vita di strada della città con le sue fotografie. Il suo lavoro ci trasporta in un universo cinematografico, dove ogni scatto è una storia da raccontare. Attraverso l’uso sapiente del filtro della nebbia e delle luci della notte, Maso ci regala immagini che catturano l’essenza stessa dell’attesa e della trasformazione urbana.
Il terzo progetto, firmato da Milazzo, ci conduce in un viaggio intimo e commovente attraverso la malattia della nonna. Attraverso una narrazione diretta e sincera. Milazzo ci svela il peso dell’essere malati di demenza, offrendoci uno sguardo privilegiato sull’esperienza di chi vive accanto a una persona affetta da queste malattie. Le sue fotografie sono un tributo alla forza dell’amore familiare, che persiste anche di fronte alla più grande delle sfide.
Nonostante le diverse tematiche affrontate, i progetti di Balconi, Maso e Milazzo convergono verso un unico concetto: l’“Attesa” Questa mostra è un invito alla riflessione e alla presa di coscienza, un’opportunità per contemplare la pazienza che ancora la fotografia ci permette di sperimentare in un’epoca di rapidi cambiamenti.
Nello stesso luogo alla stessa ora verrà presentata la fanzine d’autore “Inside” dell’autrice vincitrice per Phoco 2023 Federica Balconi. L’autrice, dopo aver vinto il contest nazionale, ha sviluppato il progetto completo, producendo così questo libro opera decisamente esperienziale.
“Inside” nasce dall’idea di valorizzare la perfezione e la bellezza delle immagini fotografiche realizzate tramite il microscopio dove, tramite questa visione infinitesima, l’autrice ritrova l’enormità di un mondo infinito, tra galassie e buchi neri. Così è riuscita, sin dalle prime sperimentazioni del 2015, ad entrare all’interno dei suoi soggetti fotografici creando poi dei polittici accostando la foto a dimensione reale a quella al microscopio creando questa visione profonda in una relazione invisibile.
Quella di entrare dentro i soggetti è stata una vera e propria necessità dell’autrice, per, dice essa stessa, “vedere veramente”. Tramite l’unione di arte e scienza ha racchiuso in questo progetto la sua personale visione della realtà, una realtà che troppo spesso ci condiziona nel guardare dal lato opposto e ciò ci ha condizionato e ci ha reso incapaci di vedere oltre, vedere noi stessi, la bellezza della natura, la sua trama, la nostra trama, i suoi colori, i nostri colori.