Biomasse Cutro, lavoratori scendono dalla ciminiera ma la vertenza resta aperta
Il pagamento degli stipendi di febbraio e marzo si è concretizzato grazie all’intervento del giudice delegato Santoemma e degli amministratori giudiziari Guerriero e Spadafora, a cui viene dato atto di una tempestiva risposta alle richieste, “ma rimangono in campo grosse incertezze sulla possibile riapertura dell’impianto e quindi sul mantenimento dei livelli occupazionali”.
È quanto ribadiscono le segreterie calabresi della Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, intervenendo sulla protesta dei quindici lavoratori della biomasse di Cutro, della Serravalle Energy, che ieri, anche a causa delle condizioni metereologiche, in particolare per il forte vento, hanno deciso di scendere dalla ciminiera di alta oltre 50 metri e su cui erano saliti martedì scorso per protesta, rivendicando appunto il pagamento delle spettanze.
“Prima la sicurezza delle persone, poi tutto il resto” hanno spiegato difatti le organizzazioni sindacali che proprio con motivazioni legate alla salvaguardia della loro incolumità fisica, oltre che un’insistente opera di convincimento sono riusciti a convincerli che fosse necessario sospendere la loro forma estrema di protesta.
Protesta che non ferma però lo stato di agitazione delle maestranze, e la dichiarata intenzione da parte di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, di tenere alto il livello di attenzione in attesa dell’insediamento del nuovo organismo amministrativo che dovrà guidare dal punto di vista pratico e operativo la centrale, dopo il dissequestro che ha restituito il bene nelle mani degli imprenditori proprietari.
“Siamo infatti nella fase di transizione che dovrà portare al passaggio delle consegne tra gli amministratori giudiziari ed il gruppo imprenditoriale Serravalle” affermano i sindacati, che auspicano quindi, insieme a tutti i lavoratori, che questa fase duri il meno possibile, in modo da passare subito alla richiesta di una convocazione urgente delle parti allo scopo di comprendere quale piano economico-finanziario e industriale sarà adottato per dare certezze di ripresa delle attività e garanzia del mantenimento di tutti i posti di lavoro, almeno un centinaio tra diretti e indotto.
“Continuiamo ad esprimere per quanto ci riguarda il massimo sostegno alla vertenza e ringraziamo i lavoratori per il grande senso di responsabilità dimostrato nel decidere di sospendere temporaneamente la forma estrema di protesta” proseguono le Sigle.
“Va da sé, e lo ribadiamo ancora una volta, che solo l’arrivo di risposte certe e fondate in merito alla garanzia di riapertura dell’impianto e al mantenimento dei livelli occupazionali potrà apporre la parola fine a questa vertenza complessa ed intricata” concludono Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil.