Povertà in Calabria, Mammoliti (Pd) chiede l’istituzione del Reddito di Dignità
Il vicepresidente della Commissione “Bilancio” e consigliere del Pd Raffaele Mammoliti ha scritto alla presidente della III Commissione consiliare per chiedere una decisa accelerazione nell’inserimento in calendario della discussione sul progetto di legge istitutivo del Reddito di Dignità regionale.
“Le ultime rilevazioni effettuate dall’Istat confermano, ancora una volta, che la Calabria è la regione più povera d’Italia: nel 2023 il 20,7% della popolazione si trova in uno stato di miseria, un dato precipitato rispetto a quello rilevato durante l'anno precedente quando era pari al 12%. Appare evidente che coloro i quali, nel 2022, si trovavano in una condizione di forte rischio povertà o esclusione sociale, cioè il 42% dei residenti, è precipitato verso la fascia più disagiata.
Esiste, dunque, una distanza siderale tra le stanze ovattate della cittadella e la condizione della società reale. Non solo gli indicatori della Calabria non migliorano ma gli ultimi datai Istat sulla povertà rappresentano un vero allarme sociale su cui bisogna agire con determinazione utilizzando proficuamente gli strumenti e le risorse disponibili.
Invece continuano a registrarsi ritardi inaccettabili sull’utilizzo delle risorse destinate al fondo sociale, e addirittura quelle del Fesr asse 9 “Inclusione sociale” registra un utilizzo di poco più del 40%, mentre la Regione, che non possiede una visione strategica, su suggerimenti dei dirigenti, valorizza come risultato utile il raggiungimento di meri target di spesa.
In tale direzione la procedura aperta, nei giorni scorsi, dal Comitato di Sorveglianza per la rimodulazione dei fondi non ancora utilizzati dimostra l’inammissibile incongruenza tra risorse disponibili e strumenti di inclusione sociale che non vengono finanziati come ad esempio la mia proposta di legge sull’istituzione di un Reddito di Dignità regionale ancora ferma nell’apposita commissione assegnata per la discussione di merito.
Ho provveduto, sulla base di questi ulteriori e preoccupanti dati Istat di chiederne una immediata calendarizzazione”.