A Lamezia “Un divano a Tunisi”, il film sugli scenari nati dopo la “primavera araba”

Catanzaro Tempo Libero

L’associazione culturale UNA dà appuntamento alle 21 di domenica 9 giugno, nella sala multimediale del Chiostro di San Domenico, a Lamezia Terme, per la proiezione del film in lingua originale “Un divano a Tunisi” di Manele Labidi Labbè.

L’evento rientra nella rassegna “Cinema in Biblioteca” inserita nel progetto Lamezia Youth Library, proposto dal Sistema Bibliotecario Lametino e sostenuto dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La rassegna dei film in lingua originale è una iniziativa che l’associazione porta avanti da ben undici anni; una manifestazione che, ad ogni appuntamento richiama l’attenzione di cinefili che convengono a Lamezia da tutta la regione. Un’idea innovativa che è diventata un progetto consolidato e che si è meritatamente ritagliata un suo spazio nel panorama culturale regionale.

Gli altri partner del progetto sono: Chiostro Caffè Letterario, Associazione Lucky Friends, Civico Trame e Cooperativa Inrete. Per sostenere l'associazione è possibile tesserarsi prima del film, arrivando in tempo utile per garantire le operazioni di sottoscrizione. Il costo della tessera associativa è di 10 euro per il tesseramento ordinario e di 20 euro per diventare sostenitore.

LA TRAMA

Selma (Goshifteh Farahani), cresciuta a Parigi, vuole tornare in Tunisia per aprire uno studio di psicoanalisi. Tutto la scoraggia, i parenti, la burocrazia e il sospetto dei concittadini ma lei sente di amare il suo Paese natio e di dover restare. Aperta e chiusa dai classici di Mima come ‘Città vuota' ed 'Io sono quel che sono’, l'opera prima della regista Manele Labidi, che vuole raccontare la Tunisia e i suoi problemi dopo la primavera araba, ha vinto il Bnl People’s Choice Award alle Giornate degli autori alla Mostra del Cinema di Venezia.