Siulp Crotone dopo aggressione a poliziotti: “Taser si conferma strumento efficace”

Crotone Attualità

"Quello che si è verificato nei giorni scorsi, dimostra quanto sia difficile il lavoro che tutti i giorni, uomini e donne della Polizia di Stato, si trovano ad affrontare al fine di garantire la sicurezza pubblica, che il più delle volte mette a dura prova le capacità e le professionalità che gli stessi operatori dimostrano nelle situazioni di particolare criticità". È quanto sostiene il Siulp di Crotone, in riferimento ai fatti accaduti agli uomini della locale Questura (LEGGI) che si sono imbattuti con uomo in forte stato di alterazione psicofisica che in preda a manifesti stati di ira intendeva uccidere con un coltello gli operatori che erano giunti sul posto per cercare di calmare lo stesso.

"Tentativo andato a vuoto poiché il soggetto si scagliava contro uno degli operatori, pertanto quest’ultimo si vedeva costretto ad utilizzare il dispositivo Taser che avrebbe consentito, addirittura dopo due tentativi, di bloccare la persona e trarla in arresto" viene ricordato. "Questo è l’ennesimo episodio che dimostra quanto sia efficace tale strumento nei confronti di soggetti agitati e per i quali anche una sana mediazione non comporta alcun risultato, ma ancora di più emerge la professionalità degli operatori che hanno consentito di assicurare alla giustizia il malcapitato senza arrecare danno allo stesso".

"Agli operatori vanno le nostre congratulazioni per essere riusciti a gestire un intervento così delicato e gli auguri di pronta guarigione al collega che ha riportato ferite lievi nell’intento di bloccare il soggetto" continua il segretario generale provinciale del Siulp crotonese. "Queste vicende testimoniamo quanto sia necessario il controllo capillare sul territorio e quanto sia necessario continuare con l’azione di avvicendamento di quei colleghi che maturano l’esperienza ed il bagaglio lavorativo che va necessariamente trasmesso alle nuove leve, permettendo così la buona riuscita dei servizi di prevenzione e repressione, ma ancor prima, la tangibile possibilità che gli stessi siano addestrati per affrontare questo tipo di eventi escludendo danni a se e agli altri".