Assemblea generale del personale tecnico amministrativo all’Università della Calabria

Ieri mattina si è tenuta presso l'Università della Calabria l'assemblea generale del personale tecnico amministrativo, organizzata dalla UilRua e aperta alla partecipazione di tutte le sigle sindacali. L'evento ha visto una significativa partecipazione e si è distinto per l'importante intervento del Segretario Generale Nazionale, Attilio Bombardieri.

Presieduta dal Segretario UilaRua UniCal Antonella Bevilacqua e dal Segretario regionale UilRua Calabria Vincenzo Brancaccio, l'assemblea ha visto la partecipazione del Segretario Generale della Uil di Cosenza Paolo Cretella. Per la prima volta nella storia dell'Ateneo, la questione dei lavoratori precari con contratti atipici è stata affrontata in un'assemblea pubblica, in maniera aperta e trasparente, coinvolgendo direttamente i lavoratori precari.

"Gli ultimi concorsi - continua la nota dei promotori - che l’Ateneo ha indetto infatti, non hanno previsto alcun tipo di agevolazione per il bacino dei precari storici dell’università, tantomeno i programmi di studio hanno tenuto conto delle attività amministrative svolte da molti dei precari di lungo corso, professionalità formate e dimenticate nei Dipartimenti o negli uffici amministrativi che, oltre ad aver subito per anni la mancanza di diritti spettanti ai lavoratori, vivono con il rischio incombente di perdere definitivamente il “posto” senza avere prospettive al di fuori dell’Ateneo.

Precari non ritenuti oggi degni di essere stabilizzati attraverso la selezione della procedura concorsuale, ma su cui per tantissimi anni (alcuni più di 20 anni), l’ateneo ha fatto affidamento, formandoli ed utilizzandoli nel processo di crescita e affermazione, che vede oggi l’Unical tra le eccellenze universitarie. La domanda che ci si pone è evidente, come mai l’Ateneo ha bandito concorsi ove il lavoro svolto da queste persone non è stato considerato e quindi ora li mette alla porta?

“Il tema del precariato è un tema serio per una realtà come quella dell’Università della Calabria - ha dichiarato Paolo Cretella – una realtà che dovrebbe essere il motore di sviluppo della Calabria, che dovrebbe creare prospettive di lavoro stabile e sicuro, invece vive e si alimenta del lavoro dei tanti precari; il precariato è una “piaga squallida” in cui sudditanza e sfruttamento sono all’ordine del giorno. Una governance distratta quella dell’Ateneo di Arcavacata che punta sulla sua crescita ma non investe sui suoi lavoratori”.

Nel suo intervento il segretario Nazionale della UilRua, Attilio Bombardieri, si chiede di chi sia la responsabilità, facendo anche un mea culpa sull’attività dei sindacati che avrebbero dovuto da sempre e da subito vigilare. “Abbiamo trovato una confusione in questo Ateneo, dai contratti visionati fino ad ora, contratti dalle tipologie più varie, dove si evince che non si è data dignità ai lavoratori mentre invece è necessario avviare un discorso che tenga conto innanzitutto di rispettabilità del lavoratore”.

Bombardieri si è poi soffermato sulla questione del contratto “Vogliamo dignità del lavoro e di chi lavora dentro questo sistema” ha dichiarato ricordando ai presenti le motivazioni che hanno portato la Uil alla non firma del rinnovo del contratto per le lavoratrici e i lavoratori dell’Università, della ricerca e dell’Afam oltre al settore Scuola e che ha pure visto una frattura tra i sindacati. La Uil non lo ha firmato e ha pure denunciato gravi carenze nell’accordo, oltre la fuga da problemi cruciali della politica universitaria, ha dichiarato Bombardieri.

La UilRua, promotrice dell'evento, ha ribadito il suo impegno nel sostenere i diritti del personale tecnico amministrativo e nel portare avanti un dialogo costruttivo con le istituzioni. L'assemblea si è conclusa con un forte invito all'unità e alla coesione tra tutte le componenti sindacali, “una maggiore unità e coesione affinché l’azione di lotta per l’ottenimento dei diritti abbia più efficacia”, per affrontare insieme le sfide future in un clima di rispetto e collaborazione reciproca.