A Zumpano un percorso pedonale di connessione sociale, unirà le due anime del borgo
Alle 11 di domani, venerdì 28 giugno, a Zumpano, nella sala Vivarini del museo di arte sacra, verrà presentato il percorso pedonale di connessione sociale.
“Passato e presente. Un sentiero che unisce le due anime del borgo” il titolo dell’evento a cui interverranno Fabrizio Fabiano, Sindaco di Zumpano, e Francesco De Vuono, direttore del Gal Sila. Con loro, dialogherà il giornalista Francesco Mannarino.
“Il progetto si propone l’obiettivo di riqualificare un percorso che collega due realtà del paese, una più antica e una relativamente recente. L’idea è quella di valorizzare e riqualificare le risorse locali”, spiega il primo cittadino.
Più segnatamente, “si punta a migliorare l’accessibilità al borgo e la fruibilità con le strutture e beni storici monumentali, quali ad esempio il museo di arte sacra Vivarini, la chiesa di San Giorgio, il palazzo municipale e la casa delle fiabe”, aggiunge Fabiano.
Inoltre, il nuovo percorso arricchirà la rete dei percorsi naturalistici presenti nel territorio, come il parco Pazumon in località Pirilli.
L’intervento consiste nell’ampliare il tragitto pedonale attualmente stretto e insostenibile per soggetti con difficoltà motorie e la sua pavimentazione e messa in sicurezza. Inoltre lungo il tragitto si prevede un’area di sosta e riposo con apposite sedute. L’area complessivamente risulta di circa 60 mq con un tragitto lungo circa 35 metri e prevede diversi interventi.
“A causa della situazione orografica molto in declivio di tutto il territorio, i collegamenti tra la piazza, antico e attuale luogo di scambi culturali e sociali e il nucleo più recente, sono avvenuti sfruttando al meglio i luoghi e i sentieri che più riuscivano a facilitare “quest’incontro” tra le persone.
È nato quindi un piccolo sentiero, realizzato con mezzi di fortuna che unisce le realtà del paese e che permette quindi alle persone di “ridurre le barriere” che il territorio stesso e la situazione orografica impone.
Su questo sentiero allora nasce un progetto per la sua riqualificazione che consentirà quindi un nuovo asse di collegamento che riduce le “distanze sociali” e che porta memoria di sé e del suo relativo passato.