Autonomia differenziata, Turtoro (Exit Crotone): “sindaco ne spieghi i pericoli ai cittadini”
La Calabria, “che versa in condizioni più che critiche soprattutto in ambito sanitario, sarà sicuramente quella che regredirà ulteriormente mettendo in ginocchio l’utenza già depauperata da un debito sanitario ‘infinito’, con strutture pubbliche ridotte già all’osso a causa di una ripartizione del fondo sanitario nazionale che non tiene assolutamente conto delle reali esigenze dei calabresi”.
È quanto sostiene Paola Turtoro, Segretaria Provinciale di Exit Crotone, riferendosi a quanto produrrà la riforma dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, di cui, ricordo, il 28 giugno scorso è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge (la n. 86) che definisce le norme per la sua implementazione, come previsto dall’articolo 116, comma 3, della Costituzione italiana.
Un aspetto cruciale sarà rappresentato dai Lep, i livelli essenziali di prestazioni che dovranno essere garantiti in modo uniforme a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di residenza: “ed è qui - sbotta ancora la segretaria cittadina - che si insinua il rischio vero di questo provvedimento, infatti definirà una più marcata discrepanza tra le regioni più povere e quelle più ricche”.
Per questo motivo Turto chiede al sindaco di Crotone, vincenzo Voce, di riunire i cittadini “per enunciare i pericoli che si celano dietro questa neo-legge” e, insieme agli altri primi cittadini della Calabria pretendere dal governatore Roberto Occhiuto che si impugni il provvedimento.