Corruzione nella sanità, Occhiuto: “Se ci sono ancora mele marce, vanno rimosse”
"L’operazione della Procura di Catanzaro e del Nucleo provinciale di polizia economica-finanziaria/Gruppo tutela spesa pubblica della Guardia di Finanza, che ringrazio per la preziosa attività inquirente a tutela della cosa pubblica e della cittadinanza, mette in luce uno spaccato inquietante. Se i fatti contestati fossero confermati, si tratterebbe di illeciti gravissimi contro lo Stato, contro la Regione, ma soprattutto contro la collettività calabrese". Così in una nota il governatore Roberto Occhiuto, che commenta l'odierna operazione ribattezzata "Sartoria" (LEGGI) che avrebbe svelato un giro di corruzione negli appalti e nelle gare di parte della sanità regionale.
"Il mio governo lavora da due anni e mezzo affinché situazioni simili non si verifichino più, e se ci sono ancora delle mele marce all’interno del sistema sanitario, è bene che le autorità giudiziarie svolgano fino in fondo tutte le indagini necessarie per fare luce su responsabilità e reati eventualmente commessi, estirpando i colpevoli" prosegue il governatore. "L’impegno sul fronte della legalità, soprattutto quando è in gioco il diritto alla salute, è una priorità assoluta della mia azione di governo, e saremo sempre vicini agli inquirenti e alle istituzioni che si occupano di contrastare l’illegalità e il malaffare, per bonificare la sanità calabrese".
"Lo siamo stati già, ad esempio, quando è stata disposta la commissione di accesso per l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, e lo saremmo anche se si optasse per lo scioglimento dell’Asp vibonese per fatti riferiti a diversi anni fa" annuncia in conclusione. "Se si andasse verso questa direzione potrebbe essere l’occasione anche per consentire ai nuovi commissari di proseguire, con maggiori poteri, nell’opera di bonifica già avviata in maniera eccellente dal generale Antonio Battistini".