A Porto Rocha Triage pediatrico
Siamo alla settima edizione del Congresso Nazionale “ Il bambino del mediterraneo :Ospedale e Territorio Nuova Frontiera della Pediatria” e rappresenta ormai un punto di riferimento nel panorama nazionale dei Congressi di Pediatria promosso e voluto dalla Societa’ Italiana di Pediatria ,dalla Societa’ di medicina d’Urgenza Pediatrica e patrocinato dall’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro e l’ASP di Crotone e che si sta svolgendo nella splendida cornice del Villaggio di Porto Rhoca.-Squillace.
Nel corso degli anni le iscrizioni da parte di professionisti che si occupano di pediatria giunti da ogni parte d’Italia sono state sempre piu’numerose, affermano con soddisfazione i Presidenti del Congresso la dott.ssa Zampogna Stefania dirigente medico Pediatra dell’AOPC e Componente del Direttivo Nazionale SIMEUP e il Dr Capocasale Giovanni , pediatra e revisore dei conti della Societa’ Italiana di Pediatria. Il Congresso è stato aperto dal Corso Nazionale Esecutore ed Istruttore di “Triage Pediatrico “secondo le linee guida SIMEUP .
Il triage, inteso come categorizzazione delle priorità di accesso alla prestazione sanitaria (visita) in Pronto Soccorso con l’assegnazione di codici colore (rosso/giallo/verde/bianco) è ormai una realtà organizzativa presente in tutti i Pronto Soccorso, in quanto la sua applicazione è prevista dagli accordi Stato-Regioni del 1996 e 2001 e dai piani sanitari di tutte le regioni italiane. Risponde a una necessità organizzativa dettata dal continuo aumento degli accessi. Attualmente il triage utilizzato per il bambino, nel Sud Italia ed in particolare nella nostra regione, affermano Zampogna e Capocasale, è prevalentemente quello elaborato per gli adulti, che male si adatta alle peculiari caratteristiche dell’età pediatrica, perché codifica come codice bianco anche il piccolo paziente con pianto, febbre più o meno elevata o dolore e non tiene conto del diverso valore che hanno i rilievi dei parametrici vitali che differenziano il bambino ammalato dall’adulto.
Per ovviare a questa carenza nella appropriatezza della valutazione del piccolo paziente, per diffondere l’uso di un triage adatto all’ètà del bambino e l’omogeneità dei criteri di priorità alla prestazione sanitaria sia in Pronto Soccorso che negli ambulatori della Pediatria di Famiglia è necessario sostenere un cambiamento culturale che prevede un processo di formazione continua , un lavoro di equipe tra il personale infermieristico , a cui compete il triage, e una riorganizzazione delle strutture di Pronto Soccorso. E il primo evento di questo tipo che si svolge nell’l’Italia meridionale, è riservato a medici ed infermieri che lavorano in Strutture pediatriche ed a Pediatri di Famiglia.
Oltre a operatori sanitari provenienti da regioni di tutta italia, in particolare Lombardia, Lazio, Sardegna, cospicua è la presenza di operatori sanitari pediatrici della Calabria, una regione in cui ancora il triage pediatrico viene poco o nulla utilizzato. Obiettivo di quest’evento è favorire l’utilizzo e diffonderne l’ sia nei Pronto Soccorsi Generali che in quelli autonomi o funzionali gestiti dalla U.O. di Pediatria regionali.