Roccella Summer Festival, partenza esplosiva con il doppio sold out di Biagio Antonacci
Autentico bagno di folla per Biagio Antonacci al Roccella Summer Festival. Non poteva iniziare diversamente l’edizione 2024 della rassegna targata Ticket Service Calabria che da qualche anno a questa parte ha fatto del Teatro al Castello di Roccella Jonica il punto di riferimento per eccellenza della musica dal vivo in estate in Calabria.
Come di consueto anche per questa stagione nella struttura – recentemente ampliata proprio in virtù del Roccella Summer Festival -, si alterneranno i big della musica italiana fino a fine agosto, spaziando tra i generi, andando incontro ai gusti di un pubblico sempre più vasto.
Così per il taglio del nastro dell’edizione 2024 si è partiti letteralmente col botto: “Funziona solo se stiamo insieme”, il tour promozionale del suo ultimo album “L’inizio”, ha portato al Teatro al Castello un Biagio Antonacci decisamente in forma, per due date consecutive, precisa scelta di questo tour.
Così il cantautore milanese ha potuto anche “vivere” Roccella Jonica, facendosi “paparazzare” nei giorni dei concerti in giro per il centro del Reggino.
Sul palco poi, è stata un’emozione continua: i concerti di Biagio Antonacci – entrambi sold out, manco a dirlo -, si sono articolati in due parti, una prima più intima con il protagonista al pianoforte, una seconda più energica, fino al saluto di chiusura, a suggellare due serate straordinarie.
Circa trenta brani in scaletta, dai successi senza tempo ai brani più recenti. E non è mancata una cover, piccola preziosità: i concerti sono infatti iniziati con la celebre “Caruso”, prima di prendere il largo con le famose “Se io se lei”, “Non ci facciamo compagnia”, “Vivimi”, “Mi fai stare bene”, “Quanto tempo e ancora”. Tra le altre ci sono state anche “Se è vero che ci sei”, “Ti penso raramente”, “Sappi amore mio”, “Pazzo di lei”, “Non vivo più senza te”. Il rush finale è stato poi affidato a “C’è ancora qualcuno”, “Convivendo”, “Liberatemi”, “Iris”, “A cena con gli dei” e “Sognami”. E il pubblico? Manco a dirlo, sognante, in festa, a cantare a squarciagola.