Fingono di accudire parente malata e le svuotano il conto: arrestati coniugi nel reggino
Avrebbero finto di accudire una parente anziana e malata, ottenendo non solo permessi sul posto di lavoro ma anche cospicue somme di denaro sottratte proprio alla vittima, ricoverata in una casa di riposo fuori regione.
È un quadro familiare grave quello che emergerebbeda una indagine della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, che ha tratto in arresto una coppia di insegnanti residenti nella provincia dello Stretto.
Tutto è nato dalla segnalazione di un istituto scolastico della provincia di Roma, dove l'uomo prestava servizio. Questi avrebbe presentato troppe richieste di congedo straordinario, motivandole con il fatto di dover assistere una parente anziana. Circostanza che ha insospettivo la scuola, che ha così inviato una prima segnalazione.
Successivamente, sono state le forze dell'ordine a scoprire che l'anziana - realmente parente dell'uomo - fosse domiciliata da tempo in una casa di riposo fuori regione, accudita indipendentemente dalla presenza dei familiarim che di fatto avrebbero così fruito dei permessi per ben altre necessità.
Questi infatti avrebbero indotto la malcapitata a mettere a loro disposizione l'intera pensione (sia quella di anzianità che quella di invalidità), al punto da averne azzerato il conto corrente con continui prelievi, per una somma stimata in oltre 90 mila euro in circa 4 anni.
Soldi che si ritiene spesi non certo per l'anziana ma bensì per acquistare beni di lusso, carburante, e per altre esigenze personali dei due coniugi, come delle sedute dal parrucchiere.
Evidenziata inoltre almeno un caso di falsificazione di firma da parte di uno dei due coniugi, che avrebbe riprodotto la firma dell'anziana per ottenere dei contrassegni personali alla mobilità per disabili.
Elementi che hanno spinto i finanzieri ad arrestare la coppia con l'accusa di circonvenzione di incapace, appropriazione indebita ed indebita fruizione di benefici statali.