Casa delle Culture Cosenza, Coop Teatro in Note: “così funziona la gestione”
Proseguono le attività della Casa delle Culture di Cosenza dopo aver ospitato la mostra del fotografo Francesco Arena all’interno del cartellone di Invasioni 2024. L’apertura della Casa è avvenuta il 29 aprile grazie al restauro della struttura attuato con i bandi dei Fondi Por Calabria 2014-2020.
La Coop “Teatro in Note" con il progetto “Agorà” ha partecipato al Bando Agenda Urbana Cosenza-Rende con un cofinanziamento di 500mila euro, aggiudicandosi la gestione della Casa delle Culture.
La Coop per promuovere un’azione di rilancio della struttura ha acquistato il materiale tecnico audio-video per la sala conferenze “L. Gullo” e per le Sale per gli eventi gli artistici e musicali.
Inoltre in convenzione sono state definite le modalità di accesso alla struttura per quanto attiene al noleggio degli spazi, delle sale conferenze e delle altre sale o per gli spazi espositivi, nonché per il noleggio del servizio coworking (spazi definiti e materiale tecnico, computer, stampante ed altro).
Risulta evidente che gli spazi della Casa delle Cultura non possono essere dati in sub-affitto e a nessun titolo; gli spazi possono essere noleggiati per eventuali eventi e manifestazioni culturali o artistiche o per laboratori e altro, solo dopo averne fatto richiesta e ottenuta la concessione degli spazi dalla Direzione.
L’accesso alla Casa delle Culture come tutti i servizi pubblici viene regolamentato e i cittadini possono chiamare e prendere un appuntamento se vogliono visitare il palazzo che, oltre alla lapide all’ingresso che ricorda il medico e biologo Pasquale Rossi, esponente socialista e autore di interessanti studi sulla psicologia della folla, non ospita più le mostre permanenti che vi erano prima collocate (le mostre di Carlo Bilotti permanenti nella Casa delle Culture erano: a) mostra sul costume del “800 e “900; mostra fotografica dei cosentini illustri; mostra sulla civiltà contadina), perché prima di iniziare il restauro le opere sono state catalogate e spostate per altra sistemazione nei musei cittadini.
Allo stato, nella Casa delle Culture si possono solamente ammirare sulla volta della Sala “L. Gullo” (sede del Consiglio Comunale di Cosenza fino al 1969) i dipinti dei personaggi più illustri della Provincia di Cosenza di Rocco Ferrari datati 1889.
Dall’inizio dell’inaugurazione ad oggi la casa delle Culture ha ospitato diversi eventi: 4 giugno Corti Cosenza X Edizione con la presenza di oltre 200 Studenti degli Istituti, Scuole Superiori di Cosenza; 25 giugno Convegno - Centro di Ricerca InterDipartimentale dell’Unical su “Società, Salute e Territorio della Calabria; 6 giugno Presentazione progetto Regionale II° anno Calabria in Fabula anno 2024 con proiezione cortometraggio Calabria in Fabula I anno.
Ed ancora: "26 giugno 2024 XXXVIII Giornata Internazionale contro le Tossicodipendenze; 6 luglio Seminario di studi su “ Corpo-Identità, Esistenza e Psicopatologia- a cura dell’Istituto di Psicologia Umanistica Esistenziale “Luigi De Marchi” di Roma; 7 luglio Seminario su “ Bionergetica e consapevolezza del sé corporeo” a cura dell’ Istituto di Psicologia Umanistica Esistenziale “Luigi De Marchi” di Roma; 8 luglio Convegno della Medi Banca Primer di Cosenza; 19 luglio presentazione e inaugurazione della mostra ”Sguardi sulla citta” del maestro Francesco Arena il 19-27 luglio 2024 inserita nelle manifestazioni di “Festival delle Invasioni”.
Diversi sono stati gli incontri con cittadini e professionisti e con le Associazioni per eventuali collaborazioni per promuovere un programma di eventi culturali e artistici nella sede delle Case delle Culture.
Per settembre sul sito della Casa delle Culture verrà presentato il programma dettagliato e la cronologia degli eventi culturali e scientifici e le manifestazioni artistiche per gli anni 2024-2025. Eventuali eventi e manifestazioni non presenti sul programma saranno inseriti sul sito della Casa delle Culture.
In particolare daremo seguito alla XI Edizione di Corti Cosenza con eventi musicali e artistici, incontri con artisti e scrittori; presentazione di libri di poesia, arte, letteratura; Mostre d’arte ; Concerti e spettacoli teatrali; Festival della filosofia e dell’arte “Dialogos”; Giornate sulla poesia; Festival “L’altra visione, proiezione di films e cortometraggi; Convegni scientifici.
Fare chiarezza rispetto ad alcune notizie false sulla gestione della Casa delle Culture è un’operazione necessaria per rispondere in maniera chiara e definitiva, con dati verificabili, sulle modalità di gestione della Casa delle Culture, che richiamano norme regolamentate da apposita convenzione con il Comune di Cosenza, di cui abbiamo fornito i riferimenti istituzionali e ogni cittadino può, essendo la convenzione un atto amministrativo pubblico, chiedere di accedere agli atti per verificare quanto da noi asserito in merito.
Avvelenare le acque dell’informazione con false notizie è un esercizio pericoloso perché espone le persone a errate valutazioni e non spinge verso la ricerca della verità delle cose.
Invocare la stagione storica della politica della Giunta dell’onorevole Mancini e fare riferimento alle stagioni artistiche e alla lungimirante e illuminata programmazione dell’assessorato alla Cultura di Franco Dionesalvi è oramai un atto di memoria sancito dalla storia della vita politica di Cosenza, un dato ancora vivo nella cultura di Cosenza e della Calabria.
Utilizzare questa pagina importante della vita politica e pubblica di Cosenza e manipolarla artatamente per confondere le acque e avvelenarle è una operazione da principianti. Quella pagina legata alla politica culturale della Giunta Mancini era espressione di una chiara scelta politica, operata da un Sindaco illuminato che ha messo a disposizione della Casa delle Culture il personale e la disponibilità economica del Comune, consapevole che tale avamposto culturale doveva avere un posto centrale nella sua politica e nella vita sociale di Cosenza, e questa scelta di campo appare ancora più evidente proprio per avere scelto per l’ assessorato alla Cultura di Cosenza un poeta e un intellettuale attivo sul panorama nazionale come Franco Dionesalvi, che a sua volta considerava la cultura e l’arte come strumenti essenziali per una possibile rinascita civile, capaci di favorire una cittadinanza attiva e una democrazia partecipata, indispensabili per promuovere lo sviluppo della conoscenza personale e la crescita culturale della collettività.
La storia non può essere manipolata perché porta con sé la forza degli eventi che nel tempo sono consacrati alla coscienza civile di un popolo. Per questo motivo ogni tentativo di nascondere o manipolare le notizie e l’ informazione è un atto pretestuoso e falso che danneggia i cittadini.
Un professionista dell’informazione nel dare notizie deve sempre verificarne la fonte, è un obbligo deontologico oltre che etico, altrimenti le notizie riportate sono solo espressione di falsità e di manipolazione dei dati che, in ultima analisi, danneggiano il cittadino che ha il diritto di essere informato".