Premio Xenia Book Fair, presentato il terzo volume sul poeta armeno Yeghische Charents
La seconda ed ultima serata dell’arricchente Rassegna Letteraria Internazionale “Xenia Book Fair” (giunta alla sua nona edizione e ormai in via di storicizzazione), presentata in maniera impeccabile da Maria Teresa Notarnicola, ha avuto nuovamente luogo presso il Circolo del Tennis “Rocco Polimeni” di Reggio Calabria.
Il Salotto Letterario, che ha preceduto la premiazione, è stato incentrato sulla presentazione del terzo e ultimo volume facente parte di una trilogia dedicata al grande poeta armeno Yeghische Charents, a cura della Leonida Edizioni di Domenico Polito.
Filippo Quartuccio, Delegato alla Cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ha espresso entusiasmo per la manifestazione, affermando di essersi confrontato positivamente con il Sindaco Giuseppe Falcomatà rispetto allo Xenia Book Fair.
“Il respiro internazionale - ha dichiarato Quartuccio - serve ad individuare le culture diverse, ad interpretare la loro anima, per capire se si può migliorare e prenderne esempio, per far crescere il nostro territorio. Ben vengano queste relazioni. Fondamentale alla causa il ruolo delle associazioni”.
Il presidente dell’Anassilaos Stefano Iorfida ha messo in luce l’importanza di trattare ai nostri tempi un poeta come Charents, rispetto a dieci anni fa, poiché la guerra è attualmente alle porte dell’Occidente, e la sensibilità è nettamente cambiata rispetto ai valori di tolleranza, democrazia e libertà.
“Polito - ha asserito Iorfida - ha avuto il merito di pubblicare una trilogia lontana dagli standard editoriali comuni. Opera difficile, ma fondamentale, perché la storia aiuta a capire il presente-. Andrea Calabrese, presidente dell’Associazione Musicale “La nuova verdi, ha ribadito il rapporto d’interconnessione sussistente tra arte e musica, riportando il parallelismo tra il compositore Dmitrij Dmitrievič Šostakovič e Charenst e, per rimanere in ambito letterario, con Corrado Alvaro in riferimento alla tematica della patria, con il concetto di “natura matrigna” di Giacomo Leopardi e con Fernando Pessoa, per assonanze stilistiche”.
“Charents - ha infine affermato Calabrese - dovrebbe esser studiato profusamente nelle scuole”. Cenni tecnici sono stati avanzati da Valentina Savasta, riguardo il suo lavoro di redattrice e le similitudini con quello dei traduttori.
Dopo il Reading poetico da parte di Andrea Calabrese, il pubblico ha potuto ascoltare il videomessaggio di Tsovinar Hambardzumyan, Ambasciatrice plenipotenziaria della Repubblica d’Armenia in Italia, che ha ringraziato la Leonida Edizioni per l’ambizioso progetto sulla trilogia del poeta armeno Charents (che richiama i colori della bandiera dell’Armenia), approdata non solo allo Xenia Book Fair, ma anche all’Università della Sapienza di Roma con, tra le altre figure presenti, anche l’attore e regista Carlo Verdone.
Anche per l’ambasciata armena, come per la delegazione georgiana, il presidente dell’AiParc Salvatore Timpano ha deciso di donare il gagliardetto dell’associazione e l’essenza di bergamotto.
La seconda parte della serata è stata dedicata alla Premiazione della terza edizione del Premio Letterario internazionale, che si articola in due sezioni: silloge e narrativa.
Per la prima il primo posto è stato occupato dalla silloge “Il silenzio delle Cetre” di Giuliana Donzello. Emozionante la motivazione e le parole dell’autrice, incentrate sulla sofferenza della guerra, il richiamo all’Ucraina e al silenzio che deve essere pronunciato attraverso la parola.
Al secondo posto troviamo la silloge “Per parole che sanno immutarsi” di Eleonora Vinaccia, una poetessa, secondo la motivazione data dalla giuria del premio, “osservatrice, sensibile e di poche parole”.
Il terzo posto è per la silloge “Confidenze sull’uso di sé” di Riccardo Carli Ballola la cui poesia ha, secondo la motivazione al premio, punti di contatto con lo stile narrativo.
Per la sezione narrativa il primo posto del podio è stato riservato a Salvatore Giorgio Salvatori con l’opera “Il racconto del vento-C’era un Paese chiamato la Terra”, scritta, sulla base della motivazione della giuria, con rimandi al fantastico e alla tematica attuale dell’ambiente.
Secondo posto per Andrea Grecanti con “Il prescelto-ossia l’occasione fa il salvatore”, per le sue molteplici linee narrative e le profonde riflessioni sul destino dell’uomo, come da motivazione.
Franco Busato con il romanzo “Terra mare” conquista il terzo posto e, secondo la motivazione al premio, lo ottiene per la capacità espressiva, l’intensità e i temi trattati.
Lo spettacolo è stato intervallato dall’esilarante duo comico composto da Benvenuto Marra e Pasquale Caprì, che ha allietato un pubblico caloroso, proveniente da diversi luoghi d’Italia.
SEZIONE SILLOGE
SEGNALATI
Valentina Coluccia Versi scalzi, Vito Sorrentino Versi di anni diversi, Lorenzo Piccirillo L’anello piscatorio, Antonio Rossi L’aquila ferita, Matteo Migliorini Silenzi dell’Eden, Carlo Meola Piccolo mondo nuovo, Valeria Polimeni Respirando il tempo, Antonio di Lorenzo Salmi per un Dio impagliato, Matteo Migliorini Adoro i silenzi, Anna Paola Perrone Equidistanze.
FINALISTI:
Renzo Manara 13 Agosto e altre, Niccolò Andrea Lisetti Sull’acqua, Alfonso Ottobre L’insonnia del pellicano, Francesca Parisi Ti amo con attenzione, Giovanni Codutti Tempo fuggito, Giuseppe Mignona Memento ottobre, Alessia Tarantino Mare sei mare, Paolo Bruno L’eco del sol, Piegiorgio Francia Nel segno le parole, Silvestro de Simone L’ombra il sogno la rosa, Alfonso Celestino L’ora palindroma, Riccardo Carli Ballola Confidenze sull’uso di sé, Eleonora Vinaccia Per parole che sanno immutarsi, Giuliana Donzello Il silenzio delle cetre, Gabriele Patruno Emozioni.
SEZIONE NARRATIVA
SEGNALATI
Lucia de Marco, Siete in attesa di essere collegati allo InTFerno desiderato, Luigi Alicato L’Estrattore, Claudia Stancanelli Camilla, Alessio Tegazi L’oro del Guatemala, Paolo del Pino Candida, Marco Ponzi L’orinatorio del Re, Alberto Mazzega Tenebra, Lucia Lipera Il volo del tempo, Roberto Ghidorsi Show, Eugenio Alaio Io… Gatto, Alessio Pizzuti Montagne che uccidono, Sabrina Nicoletto, Al di là delle nuvole, Riccardo Pertici Il senso della misura … e delle cose umane, Davide Rubini Recidivi, Sebahat Soylemez Il viaggio a Metamati, Davide Barbieri Diario di un estensore, Valeria Polimeni Arancione come il mare, Renzo Cesare Manara Lo sguardo interiore, Michele Renzullo Bianca come la neve, nera come la morte, Giacomo Pierini, A distanza, Daniele Lacerra Le ragioni che non si conoscono, Lorenzo Lunelli Come due bravi fratelli, Sara Braghin Storia di una bugia, Claudio Spanò Ricotta, Anna Leone Avanzato stato di ricomposizione, Sandro Cuppini The Great Game, Tinca Gardenghi I cerchi della solitudine, Tiziano Apolloni Delitti del desiderio.
FINALISTI
Sabina Guerrieri Alice e le altre, Salvatore Giorgio Salvatori, Il racconto del vento – C’era un Paese chiamato la Terra, Felice Denza Virtute e Conoscenza, Marco Palone Ritorni, Andrea Greganti Il prescelto – ossia l’occasione fa il salvatore, Giulia Tertulliani Nel mio silenzio non entrerà il vostro rumore, Giuseppe Armani Il custode della penombra, Marco Trapletti Perdere la testa per un noir, Roberto Ricci Petitoni, Colui in movimento, Elvira Roll Delmonaco L’ultimo Don, Cristian Belloni La vera essenza, Mario Ianì Il Sigx, Luciano Vasta La follia di Marina, Mariella Toscano Vicino alla tua giubba c’è un delfino, Rudy Stefani La forma delle nuvole, Maria Carla Carta Fercia Legami di sangue, Fabrizio Rotoni La gara, Vito PierLuigi Il cuore del figlio, Antonio Orlando Non troppo zelo, Costanza Frateschi Ragazzi con l’aureola, Francesco Monti 2988: Colloqui con Dio, Stefania Lo Forte Gambe lunghe e minigonna, Carlo Ambrosetti I giardini del diavolo, Mario Taddei Mecozzi Cronache di una frontiera, Luca Gabriele Schifano Il quaderno delle pagine nere, Franco Busato Terra mare.