Crotone, Comitato Fuori i veleni: Occhiuto chieda revoca del Decreto al Ministro del suo partito
"Il Presidente della Regione, Roberto Occhiuto chieda al Ministro dell’Ambiente Frattin l’immediata revoca del Decreto 1 agosto ultimo scorso che consente ad Eni Rewind di lasciare i rifiuti (speciali pericolosi) della bonifica a Crotone. Quella che si è determinata è una situazione grave che non può essere in alcun modo accettata pena la condanna definitiva della città ad essere per sempre una “Terra di veleni”.
E' quanto comunica il Comitato “Fuori i veleni, Crotone vuole vivere” che continua: "Se si è arrivati a questo punto è per evidenti e pesanti responsabilità in primo luogo del Presidente Occhiuto e di coloro che lo hanno assecondato in una vergognosa contrattazione sulla pelle dei cittadini e della città di Crotone".
"A parlare sono i fatti e le scelte di questi mesi che il Comitato “Fuori i veleni. Crotone vuole vivere” ha denunziato e cercato in ogni modo di contrastare. Le dichiarazioni di ieri - sottolinea - del Vice Ministro dell’Ambiente sono solo la formale rivelazione di quanto solo chi non vuol capire non aveva compreso".
Questo uno stralcio del verbale della Conferenza dei Servizi del 26 giugno scorso: “II Ministero fa presente che il Progetto stralcio in esame (presentato da Eni Rewind in Conferenza dei Servizi) nasce, invero, dalle indicazioni fornite dalla Regione Calabria in merito alle modalità per l'eventuale rimozione del vincolo Paur sul destino dei rifiuti fuori Regione. È stata la stessa Regione a manifestare la necessità che la questione fosse affrontata nell'ambito di una conferenza di servizi ministeriale." - parole del Presidente della Conferenza dei Servizi.
"Il Decreto emanato l'1 agosto dal Ministero dell’Ambiente per consentire ad Eni di lasciare i veleni a Crotone, è la conclusione di un processo perseguito con il concorso attivo della Regione a guida Occhiuto. Evidenti sono le responsabilità del Sindaco Voce che in questi mesi non solo non ha contrastato questo scellerato disegno ma ha scelto di allearsi con quest'ultimo e ha speso buona parte delle sue energie per fare la polemica con noi, prodigandosi in attacchi che a ben vedere servivano a nascondere la strategia adottata per arrivare a questo punto", precisa ancora il comitato.
"La modifica del Piano dei Rifiuti proposta da Occhiuto ed approvata dal Consiglio Regionale il 12 marzo è stato un tassello fondamentale, un passaggio necessario, per attuare il disegno per consentire ad Eni di realizzare i suoi propositi. Il capitolo 32.2 ne è inconfutabile certificazione. Non a caso - chiosa - si è battuto per una sostanziale modifica del Piano proponendo anche l’immediata approvazione di una Legge Regionale tesa a bloccare tutte le autorizzazioni in materia di rifiuti, nelle more delle modifiche necessarie, a reale tutela del territorio di Crotone e dell’intera Calabria. Una legge su modello di quello adottato dalla Sardegna per il settore eolico".
"Alle nostre proposte si è risposto con una modifica palliativa, anche questa gonfiata mediaticamente, con il chiaro intento di fuorviare e non intralciare il disegno concordato come si evince da quanto chiaramente sta emergendo. Per evitare disastrose conseguenze - afferma - è necessaria la immediata revoca del Decreto. Prima ancora che di un ricorso al Tar si pone un problema di carattere politico ed anche Costituzionale considerati i termini ordinatori con i quali il Ministero dispone impropriamente che: “Tenuto conto del vincolo - allo stato invalicabile - di cui alla prescrizione n. 4 del parere della Stv parte integrante del Paur, adottato con Decreto della Regione Calabria, quest'ultima deve avviare il procedimento di modifica della predetta prescrizione entro 30 giorni dalla notifica del presente decreto”.
"Crotone non può accettare di essere condannata ad essere la città dei veleni. I crotonesi meritano rispetto. Le istituzioni ad ogni livello devono tutelare le comunità. Gli interessi miliardari non possono giustificare alcuna operazione che esponga a rischio la Comunità. La salute dei cittadini non ha prezzo. Continueremo a batterci per una città pulita e a misura d’uomo", conclude.