Il sindaco Falcomatà alle celebrazioni per Maria Santissima Assunta ad Arasì
Il sindaco Giuseppe Falcomatà ed il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace hanno preso parte alla messa ed alla processione in onore di Maria Santissima Assunta ad Arasì. Una celebrazione storica, molto sentita dalla comunità che, ogni anno, onora la propria santa patrona radunandosi nella Chiesa di Santa Maria del popolo per poi procedere con l’antica e suggestiva “calata” lungo la via scoscesa del paese.
“Era doveroso essere presenti ad un evento dall’importanza secolare”. E’ quanto ha detto il sindaco Falcomatà sottolineando i ringraziamenti per “tutta la comunità arasitana, per il parroco don Peppino Bagnato, la banda del paese e, naturalmente, per l’associazione dei portatori della Vara”. Ma il ringraziamento più grande, Falcomatà lo ha riservato “alle donne di Arasì, alle mamme, le nonne, le bambine che sono la forza motrice di questa processione”. Un particolare saluto, infine, il sindaco lo ha dedicato “ai molti arasitani di ritorno che hanno spiccato il volo, trovando lavoro e successo lontano dalla nostra città, ma che non perdono occasione per tornare, in estate, a dare il giusto e sentito tributo alla Madonna dell’Assunta”. “Ali per volare e radici per restare - ha concluso - e credo che questo concetto possa essere esteso ad ogni cosa che riguarda il nostro territorio".
Il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, oltre all’importanza dell’aspetto religioso dell’evento, si è concentrato “sulla valenza e l’operosità delle periferie, vero fulcro del nostro territorio, riconosciute e valorizzate dal Comune di Reggio Calabria e dalla Città Metropolitana”.
“Come Enti - ha affermato - abbiamo voluto dare seguito al preciso indirizzo dell’amministrazione Falcomatà, mettendo a disposizione della comunità ogni iniziativa utile e necessaria ad organizzare un evento di piazza nella serata conclusiva di questi splendidi giorni di festa”.
“Come ogni nostro meraviglioso borgo - ha concluso Carmelo Versace - Arasì racchiude quella che è la nostra identità territoriale.
La nostra presenza alla “calata della Madonna dell’Assunta” quindi, vuole dimostrare l’importanza che, per ognuno di noi, riveste un momento che va indubbiamente vissuto con fede, intensità e trasporto”.