S.Anna Hospital: convegno sull’impianto di valvola aortica transcatetere
Circa trecento presenze già dalla sessione mattutina dei lavori, cui si sono aggiunte quelle registrate via via nel corso della giornata. Si è aperto sotto i migliori auspici, al “T-Hotel” di Lamezia Terme, il convegno medico internazionale dedicato alla TAVI, organizzato dal S.Anna Hospital, il Centro regionale per l’Alta Specialità del Cuore e dall’Anmco, l’Associazione Nazionale Medici cardiologi Ospedalieri. La TAVI è una procedura mini invasiva che si effettua cioè senza dover aprire lo sterno. Essa ha lo scopo di curare la stenosi della valvola aortica calcifica, malattia progressiva e irreversibile, in quei pazienti che per ragioni di età avanzata e soprattutto, anche a prescindere dall’età, per le precarie condizioni generali di salute, sarebbero esposti al rischio di pericolose complicanze se venissero sottoposti a un intervento chirurgico tradizionale.
Da questo punto di vista, la TAVI ha aperto una nuova era in campo medico, offrendo non solo una possibilità di cura a quei pazienti che prima ne erano privi, ma anche innovando profondamente il metodo di lavoro in sala operatoria, dove oggi diversi profili professionali integrano la rispettive competenze per offrire al paziente la risposta più efficace e appropriata. Un concetto, quello del “team approach”, particolarmente sottolineato dal professor Mauro Cassese, Direttore del dipartimento di Chirurgia cardiovascolare del S.Anna. “L’integrazione delle diverse professionalità – ha detto Cassese – costituisce il vero valore aggiunto, il salto di qualità fondamentale, perché solo attraverso di esso è possibile introdurre metodiche all’avanguardia come la TAVI. Il team approach non è solo un progresso metodologico medico e soprattutto un avanzamento sul piano della cultura del nostro lavoro. E’ anche per questo che possiamo dire che la cardiochirurgia calabrese è oggi un fiore all’occhiello del nostro sistema sanitario regionale”. La prima giornata di lavori al convegno è stata dedicata alla stenosi aortica e alla tipologia del paziente, alle caratteristiche della malattia, al suo inquadramento ecocardiografico, ai diversi tipi di protesi valvolare e alle diverse tecniche di impianto: quella attraverso l’arteria femorale e quella attraverso l’apice del cuore. Tutto, suggestivamente supportato dagli interventi che i convegnisti hanno potuto seguire in diretta video dalla sala “ibrida” del S.Anna.
Con l’organizzazione del convegno, il S.Anna conferma la sua vocazione ad essere centro di eccellenza fin dall’istituzione di cardiochirurgia. “In poco più di dieci anni – ha detto il DG, Giuseppe Failla – abbiamo prima introdotto la chirurgia cardiovascolare in Calabria e progressivamente abbiamo acquisito e applichiamo oggi tutte le tecniche più innovative di diagnosi e di cura per dare risposta a all'emergenza, sia coronarica che aortica. Abbiamo marcato un percorso di crescita che ci è riconosciuto a livello internazionale e il convegno sulla TAVI, con le presenze che abbiamo registrato, ne è prova tangibile. Ebbene noi pensiamo che questo risultato non sia qualcosa di straordinario o 'anormale'; ci inorgoglisce ma è la logica conseguenza di scelte razionali che abbiamo compiuto e obiettivi chiari che abbiamo raggiunto. Vorremmo anzi uscire dalla condizione di straordinarietà e rientrare nell'orbita di un rapporto ordinario con un sistema regionale ordinario. Nella normalità, cioè. Noi e insieme con noi, i cittadini calabresi''.