Sequestrata discoteca Blu 70, realizzate opere abusive
I carabinieri della Stazione di Gasperina e i marinai della Guardia Costiera di Soverato, hanno denunciato in stato di libertà S.C., 66 anni, residente a Messina, N.F., 59 anni, residente a Staletti', e M.B., 44 anni,residente a Catanzaro, in qualità rispettivamente di proprietario del complesso turistico denominato "Il Blu" (meglio nota come discoteca Blu 70, storica discoteca del litorale soveratese), direttore dei lavori ed amministratrice unica della ditta esecutrice dei lavori, ritenuti responsabili a vario titolo di aver realizzato opere abusive, in una zona vincolata paesaggisticamente, senza autorizzazione, in località Stalettì.
L'attività in questione, inquadrata in una serie di mirati servizi tendenti a contrastare i reati in materia di abusivismo edilizio predisposti dal Comando Compagnia di Soverato, veniva intrapresa a seguito di precedente analogo sequestro operato dai militari della Guardia Costiera di Soverato che alcune settimane prima avevano accertato opere abusive consistenti nel rifacimento di alcune stanze, ove vengono solitamente servite le bevande, mediante l'utilizzo di calcestruzzo senza le prescritte autorizzazioni poiché ricadenti nella fascia di 30 mt dal confine con il demanio marittimo. I successivi controlli sul rispetto del sequestro operato dai militari consentiva di sorprendere alcuni operai intenti ad effettuare il rifacimento della pavimentazione e dei muretti perimetrali prospicienti gli scogli sul mare, mediante la messa in opera di calcestruzzo, in violazione delle normative vigenti in materia ambientale e in assenza di qualsivoglia autorizzazione e nulla osta paesaggistico. Il protrarsi della condotta delittuosa rendeva indispensabile il sequestro dell'intera struttura che insiste su un area di circa 1200 mq. attigua alla fascia costiera di particolare pregio paesaggistico ed ambientale nella'area di Copanello di Stalettì (area già nota per il cosiddetto "ecomostro" abbattuto qualche anno fa). I militari dell'Arma e della Guardia Costiera procedevano pertanto a porre l'intera area sotto sequestro preventivo, ed a denunciare in stato di libertà S.C., N.F. e M.B. all'Autorità' giudiziaria, poiché ritenuti responsabili a vario titolo di abusivismo edilizio. Nella giornata di lunedì 23 maggio, il Gip del tribunale di Catanzaro, ritenendo la sussistenza del fumus dei reati ipotizzati, e valutando il fondato pericolo della protrazione degli illeciti posti in essere e riscontrati, convalidava il sequestro preventivo operato in via d'urgenza.