Scolacium, ad Armonie d’arte Festival omaggio ad Ezio Bossio
In arrivo due grandi appuntamenti di altissima caratura, questa settimana, per il pubblico di Armonie d’Arte Festival, ideato e diretto da Chiara Giordano.
Per la sezione “Nuove rotte e permanenze”, al Parco archeologico nazionale di Scolacium (Borgia, CZ), mercoledì 28 agosto Mario Brunello e la Compagnia di danza di Virgilio Sieni rendono omaggio al mondo della musica di Ezio Bosso con “Un amico”. Venerdì 30 agosto è invece la volta del funambolico Janoska Ensemble: due violini, pianoforte e contrabbasso per un ensemble che ha suonato nei maggiori teatri del mondo con un consenso sempre crescente e un pubblico ogni volta stupefatto.
“Un amico” è lo spettacolo che vede insieme per la prima volta il superbo violoncellista protagonista di palcoscenici internazionali Mario Brunello e il coreografo che ha fatto la storia della danza contemporanea in Italia, Virgilio Sieni, in una serata omaggio alla musica di Ezio Bosso, “il pianista dell’anima”, musicista straordinario purtroppo scomparso prematuramente. Uno spettacolo intenso e raffinatissimo insieme, che si nutre dell’anima emozionante di Bosso e nel contempo della sapienza tecnica estrema di Brunello e Sieni.
“…Ezio è stato un amico – scrive, in una lettera, Brunello a Sieni - che mi ha lasciato un segno profondo. Una amicizia in cui la musica è stato il motivo di inizio, ma anche di fine, del nostro rapporto. A un certo punto la musica è come impazzita, ha iniziato a parlare una lingua sconosciuta ad ambedue, si è vestita di oro e brillantini e ha cominciato ad ammaliare, a cantare come le sirene, a suonare vorticosamente passando sopra tutto e tutti. Immancabilmente la parte debole esteriore ha avuto gioco facile, scontato. Ci siamo scontrati, divisi e ognuno per la sua strada. A distanza di dieci anni la Sonata “Roots”, del 2014 che Ezio ha scritto per me, mi manda un richiamo e penso quindi sia il momento di ritentare di farla sentire per quello che è, o per lo meno quello che io sento che è, con radici in Bach, Cage, Messiaen, Paert. Quella di Ezio è una musica pura, onesta, costruita con poche note, ma con un potenziale espressivo nascosto, una carica esplosiva incontenibile, che anche un semplice fiore a pochi petali può avere”.
E di rimando Sieni: “Il danzare le musiche che hanno compenetrato il legame tra Mario e Ezio restituisce il senso dell’amore, talmente potente da far pensare al corpo come luce. Ecco allora che la danza subentra come gesto estremo, come forma d’amore che si crea dal sentirsi in vita. Le danze si tramandano la qualità tattile di uno spazio pensato come una spirale, un vortice appunto che, nascendo ogni volta dai dettagli del movimento, si unisce al tutto e viceversa. La natura animale di un corpo sensibile penso che attragga la luce, o meglio, assorbe alcuni bagliori che con chiaroveggenza si fanno largo nel tempo per depositarsi negli strati del gesto per riconoscersi nel grumo vorticoso dell’energia, con silenzio, con respiro, con musica”.
Di tutt’altro segno lo spettacolo di Janoska Ensemble, il cui stesso nome è oggi un vero e proprio brand: è lo “stile Janoska”, che interpreta e trasforma repertori importanti e amati, spaziando dalla musica classica a quella pop, e restituendo esecuzioni strabilianti che mantengono melodie e armonie di base eppure esprimono sempre nuovi e diversi contenuti musicali.
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