Dopo Soakro tocca a Congesi: 10 indagati per falso in bilancio
A distanza di pochi giorni dalla condanna di 14 indagati coinvolti nel crack di Soakro (LEGGI), a finire sotto la lente d'ingrandimento della Procura di Crotone c'è Congesi, il consorzio idrico nato proprio dalle ceneri dell'ex società partecipata.
L'ipotesi è quella di una serie di illeciti finanziari che sarebbero andati avanti dal 2016 - anno di fondazione del consorzio - fino al 2022, ed ha portato ad estendere le indagini a tutto il Consiglio di amministrazione ed al Collegio dei revisori, assieme ad un semplice dipendente, per un totale di dieci persone coinvolte.
Sostanzialmente, dopo le indagini del nucleo economico della Guardia di Finanza, sarebbe emerso uno scenario del tutto simile a quello presente all'interno di Soakro, in cui si ipotizza che Congesi abbia maturato un debito milionario nei confronti di Sorical (oggi stimato in oltre 25 milioni di euro), evitando poi di trovare alcuna soluzione per ottemperare ai pagamenti.
Secondo la Procura di Crotone, che aveva acceso un faro sul consorzio già da tempo - visto il coinvolgimento nell'inchiesta Glicine-Acherone (QUI) - si prospettano i reati falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale, in quanto sarebbero stati deliberatamente modificati i bilanci nel tentativo di metterli in regola.
GLI INDAGATI
Finisce sotto accusa il presidente della Congesi, Claudio Liotti, assieme ai consiglieri di amministrazione (attualmente in carica) Arturo Zizza ed Maria Riccio. Coinvolto anche l'attuale revisore dei conti Damiano Falco ed il direttore amministrativo Michele Liguori, già condannato nel procedimento Soakro.
Coinvolti anche gli ex componenti del consiglio di amministrazione Lucia Bossi, Vincenzo Capozza e Francesco Benincasa, attuale sindaco di Strongoli ed anche lui già condannato nella vicenda Soakro. Concludono la lista gli ex revisori contabili Giovanbattista Scordamaglia e Maria Teresa Scerbo.