Uncem: Calabria si doti di legge organica su unioni montane di Comuni
Da soli i Comuni sono fragili, “troppo deboli per affrontare le sfide dello spopolamento”. È quanto sostengono Vincenzo Mazzei e Marco Bussone, rispettivamente Presidente della Calabria e nazionale dell’Uncem.
L’Unione nazionale di Comun e delle Comunità Enti Montani, su questo presupposto, ha così organizzato un convegno, in programma nella mattinata di sabato 28 settembre (alle 10:30) nella sala polifunzionale di Martirano Lombardo e dal titolo indicativo: “Le sfide della montagna della Calabria: Unioni e Green Communities per territori e comunità vive”.
“Non riusciamo a capire – spiegano infatti Mazzei e Bussone - perché la Regione non si doti di una legge seria e organica istituzionale, per creare Unioni di Comuni e Unioni montane di Comuni. Il danno enorme di aver distrutto dieci anni fa le Comunità montane oggi può essere sanato rilanciando un percorso efficace per i Comuni che lavorano insieme. Unire è rendere più solido. Da soli la frammentazione agevola solo il municipalismo. Dannoso. Non è possibile che la Regione non investa sull'associazionismo comunale”. I due presidenti Uncem, reduci tra l’altro dall’incontro con il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e la Sottosegretaria Wanda Ferro, che hanno entrambe ribadito che si dovrà lavorare meglio insieme tra Comuni, sostengono infatti che in Regione oggi non si coglierebbe questa urgenza “che invece - ribadiscono - è la grande sfida di un Paese nel quale i paesi non possono rimanere da soli. Se si è soli, si è isolati. Insieme, in una dimensione di valle, si va lontano”.
“Non fusioni, ma Unioni. Unire uffici tecnici, ragionerie, progetti di sviluppo a livello di valle, nell'Appennino, in tutta la Calabria, è antidoto allo spopolamento e all'abbandono. La Regione – proseguono i due presidenti Uncem - investa e ottenga fondi nazionali per le gestioni associate, come fanno ad esempio Emilia Romagna e Piemonte. Il Consiglio regionale prenda in mano la proposta di legge già depositata dalla maggioranza. L'opposizione si attivi. E agiscano insieme in fretta. La legge regionale deve essere fatta in sei mesi. Così come la riscrittura nazionale del TUEL è urgente per favorire il lavoro insieme tra Comuni”.