Protesta veterinari, Asp: “avviata interlocuzione con Regione ma accordo va rispettato”

Crotone Salute
Antonio Brambilla

Sulle poteste della Fespa, la Federazione Specialisti Ambulatoriali, che ha indetto lo stato di agitazione dei medici veterinari per il prossimo 3 ottobre (QUI), interviene oggi la direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone.

È direttamente il Commissario straordinario Antonio Brambilla a parlare dicendosi sorpreso della querelle, avendo ricevuto nelle scorse settimane una delegazione dei veterinari convenzionati con l’Asp, concordando “un percorso che non stanno rispettando”.

Brambilla conferma innanzitutto di essere favorevole all’aumento del monte ore lavorativo, sottolineando che la provincia pitagorica è la più importante della Regione per consistenza ovina e per razza podolica e che il territorio è interessato da una serie di gravi problematiche, prime fra tutte l’epidemia di Blue tongue e quella di TBC Bovina.

“Oggettiva è la carenza di personale – ha affermato il Commissario – e il personale in servizio dovrebbe avere un monte ore completo. Per questa ragione, mi sono impegnato a trovare una soluzione con la Regione ed ho da tempo avviato un’interlocuzione, al fine di trovare una soluzione concreta in tempi brevi. Per questo ho chiesto ai veterinari una relazione tecnico-organizzativa, a sostegno delle mie richieste del prolungamento orario alla Regione Calabria”.

Invece della relazione, però, la Direzione sostiene che ad oggi siano pervenute solo lettere sindacali, ritenuti non utili ai fini della discussione con la Regione.

Nei mesi passati, per fronteggiare principalmente la criticità della TBC Bovina l’Asp di Crotone aveva autorizzato un prolungamento orario di tre mesi. Pochi giorni fa, alla luce anche dell’emergenza Blue Tongue, il Commissario ha deliberato altri tre mesi di prolungamento orario, “incomprensibilmente rifiutati dai veterinari, ad eccezione di uno specialista, che non fa parte di Fespa”.

“Si tratta di un atteggiamento non responsabile – sottolinea Brambilla - , di un evidente rifiuto di collaborare con l’azienda, per giunta dopo aver trovato da poco un accordo sul percorso da intraprendere. La richiesta dei veterinari, dato anche il carico di lavoro degli ultimi periodi, è comprensibile, ma in un momento difficile come quello che sta attraversando la zootecnia crotonese, ci aspettiamo la collaborazione da parte di tutti, in un’ottica costruttiva. Oggi c’è la ferma volontà di rimettere ordine nel settore, e di far fronte all’oggettiva carenza di veterinari, non è certo il momento di fare strumentalizzazioni”.

I veterinari assunti anni fa con una legge regionale speciale, hanno ricevuto incarichi a tempo indeterminato con un monte ore ridotto.

La stessa legge, ancora vigente, prevede un tetto massimo di 600 ore per tutti gli specialisti, che sono state già assegnate. Il Commissario afferma che la richiesta alla Regione di un prolungamento orario, benché legittima, deve essere ben motivata, comportando un notevole incremento della spesa per l’Asp che, essendo in piano di rientro, deve necessariamente essere autorizzata dalla Regione.