Tentata truffa e falsificazione valori di bollo, assolto commercialista
Accusato di un tentativo di truffa e di falsificazione dei valori di bollo, introduzione nello Stato, acquisto, detenzione o messa in circolazione di valori di bollo falsificati, il Tribunale di Vibo Valentia, in composizione Monocratica, ha accolto totalmente le richieste del suo difensore, l’avvocato Francesco Matteo Bagnato, ed ha assolto il ragioniere ed ex consigliere provinciale Domenico Fraone con formula piena perché il fatto non costituisce reato.
La Procura della Repubblica, su denuncia sporta dal Direttore della Corte Tributaria di Vibo Valentia, Vincenzo Marino, il 22 febbraio del 2018 lo aveva rinviato a giudizio e nell’udienza di ieri la Procura della Repubblica ne aveva chiesto la condanna a dieci mesi di reclusione.
La difesa di Fraone ha però dimostrato che l’alterazione dei valori di bollo non era riconoscibile a colpo d’occhio, ma che è stata rilevata tramite strumenti informatici, ed che era riconducibile ad un’organizzazione criminale specializzata operante in Campania, tra le province di Napoli e Caserta, e poi diffusa su tutto il territorio nazionale.
Il ragioniere Fraone aveva ricevuto da un cliente i valori di bollo e li aveva utilizzati in buona fede nell’esercizio della sua attività professionale ed era vittima dell’attività falsificatoria.
Precisamente a Caivano, in provincia di Napoli, luogo in cui si trova la ricevitoria che ha emesso le marche del valore di 20 centesimi ciascuna, il Comando dei Carabinieri Antifalsificazione monetaria, un pool di investigatori dell’Arma altamente specializzato nel contrasto in materia di falsificazione, aveva smantellato nel 2018 l’organizzazione criminale che aveva contraffatto le marche danneggiando ignare persone e le aveva diffuse su tutto il territorio nazionale.