Grande attesa per la fase finale della seconda edizione del “Premio Castello” di Crotone
Come lo scorso anno, l’evento ha visto la partecipazione di trenta artisti che hanno messo in mostra i loro quadri dal tema “Visioni d’arte e natura”, nella suggestiva Torre Aiutante della fortezza. Le premiazioni si terranno lunedì 7 ottobre alle 17:00, presso il Rotary club in Piazza Castello.
Tre i giudici decretanti per il vincitore del Premio Giuria Tecnica (al quale andrà la somma di mille euro): Francesco Correggia, docente di lunga esperienza presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, oltre ad aver ricoperto vari incarichi accademici negli anni; Gianluca Covelli, storico e critico d’arte e Gregorio Aversa, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Crotone e del Museo e Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna.
Il Premio Giuria Popolare verrà assegnato a chi ha preso più voti dai visitatori. Quest’ultimo avrà la possibilità di allestire una mostra personale di un mese, sempre nella Torre Aiutante. Presente anche il sindaco Vincenzo Voce. La serata si chiuderà con l’esibizione Arja Tara. L’intento è di presentare al pubblico un concerto esperienziale, caratterizzato da tecniche performative antiche e contemporanee.
L’evento è una celebrazione suggestiva, ancestrale, accompagnata dal ritmo del polistrumentista Emmanuele Sestito e dall’interpretazione e dalle voce di Roberta Sestito; una ricerca intorno alla potenza del divino, un lavoro sperimentale che rievoca la natura primordiale dell’uomo. Lo stile è influenzato dalla stravagante personalità, dall’esperienza e dalla professionalità degli artisti.
"In sintonia con la natura, riproduciamo, sperimentiamo, esorcizziamo l’universo interiore che si espande e cresce attraverso l’arte coscienziosa degli esecutori; un'arte fatta di equilibri, pace, ascolto, vibrazioni e poesia, arriva diretta nei cuori degli spettatori" commentano i due artisti. "Noi esseri viventi siamo i capolavori di una madre ultraterrena. Con le nostre voci e i nostri strumenti musicali, parliamo con tutte le lingue, andiamo in cammino verso mondi lontani, provenendo da lontani mondi. Sognatori in viaggio per amore della condivisione, per la libertà di pensiero e di migrazione. Uno spettacolo che dona, accoglie, si disfa dei preconcetti di un sistema politico artefatto, stereotipato, di un finto progresso che ci rende schiavi e figli dell’omologazione. Un flusso armonico di emozioni. L’amore è semplice e la verità gli è fedele".