Crotone, al Castello di Carlo V torna l’evento “Madre-Rituali di memoria”
Un pellegrinaggio dell’anima, una devozione commovente, il riferimento certo di ogni cittadino crotonese. Torna, dopo il grande successo dello scorso anno, dal 16 maggio al 2 giugno, la nuova edizione di “Madre-Rituali di memoria”, mostra immersiva e site-specific che ha registrato quasi un migliaio di presenze nel 2024.
L’evento, ideato e curato dall’architetto Raffaele Caccavo e Maria Alessandra Manfredi, si svolgerà presso la Torre Aiutante del Castello di Carlo V di Crotone.
Un percorso che intreccerà arte contemporanea, antropologia e memoria popolare, mantenendo saldo il suo centro simbolico, il fulcro della memoria collettiva: la Madonna di Capocolonna, icona religiosa e culturale che definisce l’identità votiva della città.
“Madre nasce da questa urgenza emotiva, raccontare e condividere proprio il senso di appartenenza, i ricordi sempre vivi, dei gesti, delle parole, delle notti di Maggio, dei colori, delle voci e del calore di questa storia – afferma Caccavo – e dal desiderio di restituire forma visibile a ciò che vive nel cuore e nel rito. Non è soltanto una mostra da osservare, la definisco un’esperienza da attraversare”.
Seguiranno installazioni realizzate con materiali di recupero e sarà infine poriettato un estratto del documentario “Madre” di Maria Alessandra Manfredi per aggiungere uno sguardo poetico e intimo sul pellegrinaggio, raccontato dal punto di vista della comunità che lo compie, passo dopo passo.
“Madre – Rituali di memoria” non è solo una mostra, ma un atto di partecipazione collettiva. È un ringraziamento vivo a Crotone, alla sua gente, a tutte le persone che hanno reso possibile questo progetto con la loro presenza, il loro ascolto, il loro entusiasmo. “Ogni visitatore è stato parte attiva di questo rito condiviso. Sentivamo il bisogno di restituire alla città uno sguardo su sé stessa”, commentano gli organizzatori, che hanno reso possibile tutto ciò grazie anche alla collaborazione attiva dell’Associazione Multitracce.
A rendere ancora più significativo il percorso di quest’anno sarà la partecipazione del Maestro orafo Gerardo Sacco, che esporrà per la prima volta una sezione interamente dedicata alla Sacra Effige trafugata e poi ritrovata, con materiali originali e documenti che raccontano non solo la perdita, ma anche la rinascita spirituale e simbolica di un’intera comunità.
“La mia storia personale e professionale è profondamente legata alla Madonna di Capocolonna. Luce per me nel buio, madre che consola, presenza benefica che tutti i crotonesi portano con loro ovunque vadano. Ho voluto rendere omaggio non solo all’immagine sacra, ma soprattutto alla forza silenziosa della fede di questo popolo che ha resistito e resiste ad ogni tentativo di usurpazione. Quella fede che ci tiene uniti, nel dolore e nella speranza, che ci fa gioire insieme ogni volta”, ha dichiarato quest'ultimo.
Il percorso includerà opere pittoriche inedite e provenienti da collezioni private, che raccontano il ritorno del quadro e il suo incontro con il popolo non attraverso la rappresentazione statica, ma evocando suoni, odori e voci così familiari eppure sempre nuove.