Camigliatello, commercianti contro il Comune: saracinesche abbassate per protesta
"Noi, commercianti storici di Camigliatello, presenti sul territorio da decenni e fedeli contribuenti delle tasse locali, esprimiamo il nostro forte dissenso nei confronti delle decisioni prese dall'amministrazione comunale in occasione della Sagra del Fungo". Così in una nota i commercianti di Camigliatello Silano, che hanno indetto una protesta autorganizzata decidendo di abbassare le saracinesche dei rispettivi negozi in occasione della tradizione Sagra del Fungo.
"Nonostante la nostra consolidata presenza e il nostro ruolo fondamentale nel tessuto economico locale, ci è stato vietato di esporre i nostri prodotti davanti alle nostre attività commerciali" prosegue la nota. "Questa misura, che consideriamo un sopruso, rappresenta un attacco diretto alla nostra possibilità di partecipare attivamente all’evento e di trarre beneficio da uno dei momenti più importanti per l’economia del nostro paese".
"Da decenni, i nostri esercizi sono parte integrante della comunità e contribuiscono in maniera costante allo sviluppo turistico e commerciale di Camigliatello, affrontando tutte le difficoltà economiche con dedizione e impegno. Paghiamo regolarmente le imposte, supportiamo l’economia locale e siamo parte attiva della vita del paese tutto l'anno, non solo durante gli eventi stagionali" ricordano. "Tuttavia, l'amministrazione ha deciso di privilegiare espositori esterni e temporanei, relegando noi, commercianti stabili, a una posizione di marginalità. Riteniamo questa scelta ingiusta e discriminatoria, soprattutto considerando che siamo noi a mantenere viva Camigliatello anche nei periodi in cui il flusso turistico è minore".
"Chiediamo quindi una revisione immediata di questa ordinanza e un incontro con il Comune per trovare una soluzione che rispetti il nostro diritto di partecipare a pieno titolo alla Sagra del Fungo, esponendo i nostri prodotti davanti alle nostre attività commerciali, come è sempre stato possibile fare nelle edizioni passate" concludono. "Non siamo contrari all’apertura dell’evento a nuovi espositori, ma riteniamo che i commercianti locali debbano essere tutelati e valorizzati per il contributo che offrono, e non esclusi o penalizzati".