Riserve regionali, Laghi: “Solo Castrovillari deve rimanere al palo?”
Continua ad aumentare il numero di proposte di legge per la istituzione di nuove Riserve Naturali Regionali. Oggi è stata la volta di ben altre due, a firma entrambe di esponenti del centro-destra, una delle quali a prima firma del Presidente del Consiglio Regionale. "Queste proposte, quasi tutte presentate da consiglieri dei partiti di maggioranza, mi vedono del tutto d’accordo. Il mio parere favorevole sarà ribadito in Aula di Consiglio" esordisce il capogruppo di De Magistris Presidente, Ferdinando Laghi.
"Certo, è del tutto evidente che i consiglieri proponenti non sono spinti solo da spirito ambientalista, seppure la biodiversità della Calabria ne avrà indubbi vantaggi. Infatti è ormai ben chiaro a tutti lo sviluppo economico e occupazionale, nonché i vantaggi sociali e di riqualificazione territoriale che le aree protette comportano, grazie agli ingenti finanziamenti previsti, sia a livello regionale che comunitario". sottolinea il consigliere regionale. "Voglio sperare che chi si oppone alla Riserva naturale di Castrovillari, già per altro approvata all’unanimità in Commissione Ambiente, si renda finalmente conto delle imperdibili opportunità che essa offre: bonifica di siti come la Ricigom - con le sue 20 mila tonnellate di pneumatici esausti - e come la vecchia discarica comunale – entrambi da troppo tempo a minacciare e danneggiare la salute di tutti i Castrovillaresi".
"Ma anche opportunità di sviluppo agricolo e turistico, anche grazie ai siti archeologici e alle rarità floro-faunistiche presenti nell’area e, infine, ma non certo da ultimo, la promozione sociale per le persone con disabilità che in un’area facilmente raggiungibile potrebbero svolgere tutta una serie di attività, anche ludiche, compatibili con le loro condizioni di salute" conclude. "All’opposto, l’approvazione, ormai definitiva, nella stessa area, di un insediamento agri-fotovoltaico, rischia di aprire la strada ad altri insediamenti speculativi di produzione energetica, per centinaia di ettari che determinerebbero effetti irreversibilmente negativi per tutta la Comunità, compresi per coloro i quali si oppongono oggi alla Riserva".