Come funziona lo stoccaggio merci nell’agroalimentare?
Lo stoccaggio delle merci è un processo fondamentale in qualsiasi sistema logistico, poiché consente di ottimizzare i flussi di prodotti e materie prime in base alle esigenze della filiera (vendita e approvvigionamento).
Si tratta infatti delle operazioni che interessano la gestione e conservazione delle merci all’interno di un magazzino o un deposito, al fine di custodire i prodotti temporaneamente prima del loro utilizzo successivo, come per esempio la distribuzione verso i punti vendita.
In alcune circostanze, però, questo processo richiede particolari tutele e accorgimenti, come succede per i prodotti agroalimentari, soprattutto se deperibili.
In questo caso, è necessario che lo stoccaggio delle merci avvenga nel rispetto della catena del freddo, mantenendo gli alimenti freschi, termosensibili e surgelati, entro range specifici di temperatura per tutto il tempo. Solo così è possibile garantire la salubrità degli alimenti e preservarne le proprietà organolettiche, al fine di tutelare la sicurezza dei consumatori ed evitare lo spreco alimentare.
Lo stoccaggio di alimenti deperibili a norma HACCP
Affinché lo stoccaggio di alimenti freschi, termosensibili e surgelati avvenga all’interno di una rete totalmente a temperatura controllata è possibile affidarsi a realtà specializzate nella gestione della supply chain agroalimentare come STEF.
Queste realtà, infatti, si avvalgono di magazzini refrigerati che consentono di mantenere i prodotti nella gamma di temperatura prevista dalla legge, monitorando costantemente le condizioni ambientali attraverso appositi strumenti e sistemi di controllo della temperatura e di altri parametri come l’umidità.
Inoltre, gli operatori specializzati operano adottando una serie di precauzioni per la prevenzione delle contaminazioni, tra cui rigorose procedure di pulizia e igiene durante tutte le operazioni di stoccaggio della merce e l’utilizzo di contenitori appropriati e conformi, per esempio usando dei contenitori in acciaio o plastica chiusi e dotati di etichetta per la conservazione dei prodotti alimentari semilavorati.
La merce deve anche essere posizionata in modo rialzato da terra e al riparo dalla luce solare, per esempio utilizzando pedane o scaffali rialzati, mentre i locali di deposito devono essere provvisti di finestre con reti protettive e sistemi di evacuazione del vapore, aerazione e ventilazione a norma.
Tutte queste regole fanno parte delle norme sullo stoccaggio di alimenti HACCP, acronimo di Hazard Analysis Critical and Control Point. Si tratta nel dettaglio della normativa di riferimento per la gestione degli alimenti deperibili, un insieme di disposizioni che si applica a qualsiasi prodotto alimentare per garantire la sicurezza igienica e una perfetta conservabilità della merce.
Questa normativa prevede l’impiego da parte delle aziende del settore di un adeguato sistema di controllo, per assicurare un lavoro di qualità e in linea con le norme di legge, attestato da una serie di certificazioni internazionali come l’IFS (International Featured Standards).
Il ruolo chiave del magazzino nello stoccaggio degli alimenti
Nelle procedure di stoccaggio degli alimenti un ruolo chiave è ricoperto dalla gestione del magazzino. Questa struttura, infatti, non solo deve garantire un ambiente idoneo per la conservazione dei prodotti, ma è necessario che sia anche in grado di stoccare gli eccessi di produzione in base all’andamento della domanda e agevolare tutte le operazioni interconnesse della supply chain agroalimentare.
Un magazzino ben organizzato aiuta anche a ridurre i costi di stoccaggio delle merci, senza compromettere la sicurezza e l’affidabilità dell’intera filiera agroalimentare. Per questo motivo le aziende del settore sviluppano sempre un piano di gestione del magazzino in base ad alcuni parametri specifici, come i volumi di produzione, la disponibilità delle forniture, la conservazione dei prodotti e delle materie prime in funzione dei limiti di deperibilità e la disponibilità dei clienti.
Un’attenta valutazione di questi aspetti permette di definire politiche di gestione del magazzino funzionali ed efficaci, con vantaggi importanti in termini di ottimizzazione dei costi ed efficienza operativa.
Al giorno d’oggi, però, le competenze degli operatori sono affiancate anche da soluzioni IT dedicate, utilizzando le nuove tecnologie digitali per semplificare la gestione del magazzino e delle operazioni di stoccaggio e minimizzare gli inconvenienti e gli imprevisti massimizzando l’efficienza dei processi.
I software, infatti, consentono di ottimizzare i processi logistici legati al magazzino e agevolare le procedure di gestione della merce, un aspetto quanto mai fondamentale in ambito agroalimentare per assicurare l’affidabilità della filiera, risparmiare sui costi e garantire una fornitura continua di prodotti sicuri e di altissima qualità ai consumatori.