Infrastrutture, Ferrante (Mit): “Governo sta colmando il gap del sud”

Calabria Infrastrutture
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"È evidente che al Sud, e in particolare in Calabria, esiste un problema di infrastrutture e logistica, soprattutto se confrontato con il Nord e le reti europee. Il governo sta rispondendo a questo divario con investimenti senza precedenti: basti pensare ai 124 miliardi di euro previsti dall'aggiornamento del contratto MIT-RFI per il miglioramento delle ferrovie". È quanto sostiene, in una nota, il sottosegretario di Stato al ministero delle infrastrutture, Tullio Ferrante.

"Anche i 40 miliardi del PNRR destinati al MIT sono fondamentali per ridurre il gap tra Nord e Sud e migliorare il sistema dei trasporti meridionale. Solo in Calabria, verranno investiti 37 miliardi per riqualificare infrastrutture come la linea jonica" sostiene ancora Ferrante. "È chiaro che vanno recuperati decenni di ritardi e mancati investimenti, ma il governo è impegnato a fondo".

"L'Italia è anche il primo Paese dell'UE ad aver richiesto il pagamento della sesta rata del PNRR e sta già valutando i target per la settima" annuncia in conclusione. "I fondi, sia nazionali che europei, ci sono: ora bisogna essere capaci di utilizzarli efficacemente".

PONTE SULLO STRETTO: "SUPERARE CULTURA DEL SOSPETTO"

"Il Ponte sullo Stretto incarna un cambiamento culturale, volto a superare la ‘cultura del sospetto’ che spesso accompagna la realizzazione delle opere pubbliche. Non sarà una ‘cattedrale nel deserto’, come altre narrazioni hanno suggerito, ma un'infrastruttura strategica che collegherà la Sicilia alle grandi reti transeuropee" afferma poi in un passaggio successivo.

"Recentemente, un accordo tra la società Stretto di Messina e un'agenzia della Commissione Europea ha portato 25 milioni di euro per la progettazione ferroviaria del ponte, dimostrando che anche l'Europa riconosce la sua importanza. Il ponte, lungo 3.600 metri, permetterà il passaggio di 6.000 veicoli all'ora e 200 treni al giorno, con un impatto che va oltre l'ingegneria. Infatti, si prevede un notevole indotto sia in termini occupazionali che infrastrutturali, grazie alle opere connesse, su ferro e su strada. Stiamo abbandonando l'idea che ci sia sempre qualcosa di più urgente da fare: quest’opera avrà un impatto economico e sociale cruciale per il Sud".