Crotone. Operazione Jonny: ritenuto intraneo al clan Arena, scatta il sequestro
Sarebbero riconducibili ad un soggetto ritenuto intraneo alla cosca degli Arena di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, i beni, del valore stimato in oltre 180 mila euro, sequestrati stamani dalla Guardia di Finanza e che hanno apposto i sigilli, in particolare, a quote di partecipazione di due società ed al patrimonio aziendale di una di queste, oltre che ad una impresa individuale anche qui col relativo patrimonio, costituito da duna motonave, ma anche ad una polizza vita.
L’uomo - Antonio Poerio, di 43 anni - è stato coinvolto nella nota operazione Jonny (QUI), che circa sette anni fa, nel 2017, colpì proprio la cosca isolitana: nel contesto dell’inchiesta è stato poi condannato, in via definitiva, per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa.
Come si ricorderà, il blitz di allora aveva ricostruito come i clan crotonesi, in passato in conflitto tra loro, avessero stretto un “pax mafiosa” per spartirsi le ingenti somme di denaro pubblico destinato all’accoglienza dei migranti (QUI) attraverso le forniture, documentate anche con fatturazioni di comodo, al Centro Accoglienza “Sant’Anna” di Isola.
Dalle indagini, peraltro, emerse che il gruppo avesse acquisito e mantenuto una “posizione dominante” nel settore della raccolta delle scommesse on-line, esercitata però con modalità totalmente illecite, e del noleggio degli apparecchi per il gioco on-line.
Il sequestro di oggi, eseguito dagli uomini dello Scico e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, con la collaborazione dei colleghi del Comando Provinciale di Crotone, è stato disposto dalla Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Si tratta di provvedimento di natura cautelare adottato sulla base delle articolate indagini economico-patrimoniali coordinate dalla stessa Dda che hanno riguardo la posizione reddituale del destinatario e dei familiari, volte a verificare l’effettiva disponibilità, la provenienza dei beni e l’eventuale sproporzione del relativo valore rispetto ai redditi dichiarati e all’attività lavorativa.