Locri: funerali professionista ucciso in Brasile
Si sono svolti ieri sera a Locri, nella Chiesa di Santa Maria del Mastro i funerali di Mario Procopio, l'ingegnere informatico trentaseienne assassinato in Brasile, a Fortaleza, il 29 ottobre 2009 durante un tentativo di rapina. Procopio, nativo di Locri, alcuni anni addietro aveva voluto intraprendere nuove esperienze imprenditoriali e s'era trasferito in Brasile dove aveva avviato un'agenzia immobiliare. Lì aveva anche conosciuto una ragazza dalla quale aveva avuto un figlio. La sera del 29 ottobre 2009 era uscito da casa con una ventiquattr'ore, che pare contenesse gioielli e denaro in contanti, circa 30 mila euro, e a bordo della sua auto, un fuoristrada, si era diretto verso una zona imprecisata. Da allora si erano perse le sue tracce. A Locri, in casa dei genitori e delle sorelle di Mario Procopio, e' iniziata da allora una lunga attesa, durata un anno e mezzo e durante la quale sono stati mantenuti i contatti con la Farnesina e con le autorità brasiliane. Qualche mese addietro dal Brasile e' giunta la tragica notizia del possibile ritrovamento del corpo del professionista, che era stato assassinato durante una rapina. Pur se tutti gli elementi facessero ritenere che si trattasse del corpo di Mario Procopio, le autorità hanno ovviamente voluto effettuare il test del Dna per fugare ogni dubbio sull'identità' della vittima. Nei giorni scorsi il responso dell'esame e il triste viaggio dei familiari in Brasile per la consegna dei resti del loro congiunto. Ieri sera, durante la messa funebre celebrata da don Eugenio Fizzotti, un sacerdote salesiano, tantissima gente si e' stretta attorno ai congiunti di Mario Procopio. Gli inquirenti ritengono responsabile dell'omicidio un poliziotto brasiliano che si sarebbe macchiato di altri undici delitti commessi tutti su direttive del capo d'una organizzazione criminale specializzata in rapine.