In Calabria un parco sulla Magna Grecia da mezzo milione di turisti l’anno
Dopo due intensi anni di lavoro dietro le quinte prende corpo il progetta del Magna Grecia Park Kroton, l’imponente parco a tema che nelle intenzioni dei suoi promotori dovrà nascere in Calabria e attrarre ogni anno migliaia di turisti.
Durante questi mesi - in particolare da ottobre dal 2023, data in cui si è insediato l’attuale Consiglio di Amministrazione della Fondazione composto dal Presidente Luigi Domenico Arcuri, dal Vice presidente Alessandro Cuomo e dal Consigliere Francesco Morelli - diverse sono le attività messe in campo per finalizzare l’iniziativa.
Innanzitutto il Cda ha lavorato alla definizione del percorso attuativo dell’idea, con la creazione delle condizioni ottimali per la valorizzazione di un “sistema integrato” composto dal progetto in senso stretto, dalla definizione del terreno su cui dovrà sorgere, all’analisi della base territoriale e di quella scientifica.
La Fondazione ha avviato da poco l’interlocuzione con potenziali investitori di caratura internazionale per la creazione del soggetto attuatore e futuro gestore del Parco. Con la funzione di garante del territorio, nelle trattative con gli investitori punterà a mantenere la propria presenza all’interno dello stesso gestore.
La compagine ha poi supportato il gruppo di lavoro per la predisposizione del progetto e per la sua presentazione con la realizzazione di filmati (frutto di nove mesi di modellazione, texturing, renderizzazione e animazione) che presentano in maniera innovativa il progetto tecnico, il piano economico finanziario e le motivazioni che hanno indotto la Fondazione ad adottare il percorso definito.
Si è poi passati al progetto tecnico, che si è evoluto rispetto al concept iniziale mantenendo la sua caratterizzazione di parco tematico atipico, innovativo nel format, unico al mondo per la sua specificità culturale.
Sarà infatti possibile percorrere il parco attraverso edifici realizzati a dimensioni reali, tra cui templi, teatri, stadi, edifici pubblici, scuole, abitazioni, botteghe artigiane, impianti agricoli e allevamenti di animali.
“L’obiettivo - spiegano dalla fondazione - è quello di ricreare ambientazioni storiche in un contesto reale, arricchito di spettacoli dal vivo e allestito con le più moderne tecnologie olografiche, di realtà virtuale e realtà aumentata, di robotica e intelligenza artificiale. Si estende su un’area complessiva di poco superiore a 166 ettari ed è strutturato in 11 aree, suddivise in due macro-categorie: 3 aree tematiche (Le Polis Greche sul Mar Ionio, il Villaggio della Conoscenza e le Olimpiadi dell’antica Grecia) ed 8 aree non tematiche (Area alberghiera, Villaggio commerciale, Acquapark, Campus didattico, Polo fieristico espositivo, Impianti di autoproduzione energetica, idrica e per la gestione dei rifiuti, Area amministrativa ed Area parcheggi, eliporto e strade di servizio).
Intanto per il prossimo 14 dicembre, è stato organizzato all’evento di presentazione del progetto che si terrà al Cinema Apollo di Crotone e durante il quale sarà proiettato un Docufilm ricco di contenuti e interventi di autorevoli personalità che spiegheranno i dettagli dell’iniziativa.
L’ASPETTO FINANZIARIO
Intanto, in base ai dettagli finora resi noti, si apprende che quanto all’aspetto economico-finanziario del progetto, il Piano degli investimenti per la realizzazione è stato programmato su venti anni suddivisi in tre periodi: il primo di tre anni, il secondo di sei ed il terzo di undici.
Il fabbisogno economico nei primi 36 mesi in cui si realizzeranno le opere inziali, sufficienti all’apertura del parco già dal quarto anno, è di poco superiore a 400 milioni di euro.
L’investimento complessivo nei venti anni supera il miliardo di euro e sarà realizzato con le risorse generate dall’attività del parco.
Il Piano prevede infatti a regime che la struttura sia visitata per più giorni da 550 mila persone all’anno, “con un indice di saturazione antropica pari a 0,1”, che tradotto significa un turista ogni dieci residenti.
Altro aspetto rilevante i posti di lavoro diretti stimati che saranno realizzati e che a regime si prevede raggiungano le 2.300 unità senza considerare però anche l’impatto moltiplicativo dei posti di lavoro indiretti e dell’indotto che per il territorio rappresenterebbero numeri mai visti prima.
GLI OBIETTIVI TURISTICI
Nel dettaglio, il progetto mira ad attrarre segmenti di utenza turistica diversificata (turismo dei parchi tematici, culturale, balneare nei periodi estivi, scientifico, crocieristico, scolastico e fieristico), prevedendo anche la realizzazione di eventi di caratura internazionale che potranno essere ospitati negli Stadi e nelle aree aperte del Parco: ad esempio le Olimpiadi dell’Antica Grecia nel 20esimo secolo, concerti e spettacoli.
“Il Parco - sostengono dal Cda - fungerà da volano per lo sviluppo turistico di tutta l’area provinciale con ricadute anche a livello regionale favorite da future politiche di marketing che promuoveranno non solo le attrazioni culturali e tecnologiche del MGP, ma anche le ricchezze storiche, enogastronomiche ed ambientali dei nostri territori”.
LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Nella fase progettuale particolare attenzione è stata riservata anche agli aspetti ambientali. In questo senso è stata ideata un’area ricettiva che segua i più recenti canoni della bioedilizia e dell’ecodesign, in grado di accogliere più di 5.300 posti letto.
Inoltre, si è optato per una dislocazione a macchia di leopardo di aree verdi che ricoprano quasi 30 ettari dei 166 previsti per l’intero parco. Infine, si è prevista l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, l’autoproduzione idrica da desalinizzazione dell’acqua di mare, sistemi avanzati per il trattamento dei reflui ed una gestione spinta della raccolta differenziata.
LA SCELTA DELLA LOCATION
Elemento decisamente rilevante dell’intera iniziativa, e non di poco conto, il terreno su cui realizzare il Parco. Dopo aver valutato e individuato aree idonee allo scopo, la Fondazione ha di recente inoltrato al Comune di Crotone una richiesta di valutazione preliminare dei permessi (il così detto pre-permitting); le aree individuate sono infatti proprio nel crotonese e non hanno vincoli inibitori e sono in linea con le indicazioni previste nella bozza del PSC Comunale in fase di redazione.
IL MODELLO DAL BASSO
Non di meno rilevanza è stata data dalla Fondazione alla creazione della base territoriale, con la definizione e lo sviluppo di un modello realizzativo che parta dal basso, il cosiddetto modello bottom-up, che prevede l’ampliamento della base dei soci con l’avvio della campagna per l’aggregazione di soci co-fondatori (per un investimento ciascuno di 5 mila euro) e di soci sostenitori (divisi in tre fasce, il Milone da 10 euro, il Pitagora da 50 e l’Alcmeone da 100 euro di investimento.
Ad oggi la Fondazione conta quasi 800 soci tra fondatori e sostenitori ma ha puntato anche al coinvolgimento di quanti più Enti, Istituzioni e Associazioni territoriali che ad oggi sono rappresentati da 23 Comuni, non solo della provincia di Crotone, che hanno manifestato interesse e sostegno al progetto.
Gli enti sono quelli di Belvedere Spinello, Botricello, Caccuri, Carfizzi, Casabona, Castelsilano, Cerenzia, Cirò, Cotronei, Cropani, Crucoli, Cutro, Isola Di Capo Rizzuto, Marcedusa, Mesoraca, Pallagorio, Petilia Policastro, Rocca Di Neto, San Mauro Marchesato, Santa Severina, Savelli, Squillace e Trebisacce.
Altre 15 Istituzioni, Associazioni, Consorzi e Ordini Professionali hanno sottoscritto un protocollo per il sostegno del progetto ed in particolare la Cciaa Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Confcommercio Calabria centrale, Confindustria Crotone, Confartigianato Crotone, Confagricoltura Crotone, Confesercenti Crotone, Cia, Cgil Area Vasta Cz-Kr-Vv, Cisl Magna Grecia, Uil Crotone, Consorzio Jobel e Ordini Professionali (hanno già aderito Ingegneri, Commercialisti, Agronomi e Periti Industriali, mentre si è in attesa dell’adesione di altri Ordini Professionali incontrati di recente).
“L’obiettivo – spiegano dalla Fondazione - è quello di aumentare la credibilità del territorio nei confronti degli investitori cercando di renderlo più “accogliente” e più “appetibile” per chi si ritrova a dover investire il proprio capitale in una delle aree a più alto rischio rispetto alle medie nazionali ed internazionali”.
IL COMITATO SCIENTIFICO
L’organizzazione ha infine istituito un Comitato Scientifico della Fondazione, composto da autorevoli profili con competenze nei settori delle scienze, dei beni culturali, dell’economia e della legalità.
Del Comitato – che dovrà garantire una fondamentale base scientifica e metodologica per la realizzazione del progetto - fanno parte:
Domenico Introcaso, consigliere giuridico della Commissione Antimafia bicamerale di inchiesta del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, già Magistrato e Presidente della Corte di Appello di Catanzaro; il prof. Giovanni Cuda, rettore dell’Università Magna Grecia di Catanzaro; il prof. Gino Mirocle Crisci, ex Rettore dell’Università della Calabria ed esperto di Beni Culturali; il prof. Franco Ernesto Rubino, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche e Aziendali dell’Unical; e la prof.ssa Stefania Mancuso, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro ed esperta di Archeologia Classica e della Magna Grecia.